Un design personalizzato soprattutto in cucina, dal cibo agli strumenti per un’ottima preparazione. Al convegno ThinkNext by Franke, tenutosi ad inizio settembre 2017 a Aarburg – Svizzera, si è dibattuto di alimentazione, della rivoluzione che sta avendo luogo in questo ambito e che necessariamente influenza l’ambiente cucina ed il cibo. A sviscerare il tema si sono avvicendati sul palco personaggi di spicco che, a seconda della proprio ramo di competenza, ne hanno dato interpretazione.

Claus Mayer

Claus Mayer

Tra questi Claus Mayer, fondatore di NOMA a Copenhagen, che grazie al suo Manifesto della cucina Nordica svolge un ruolo fondamentale nel sensibilizzare verso l’utilizzo e la conoscenza di prodotti bio e a chilometro zero reinterpretando i piatti della tradizione e non solo; Matteo Thun, architetto di spicco, che ha presentato alcune case history fra le quali il bellissimo hotel sul lago di Lucerna certificato triplo Zero, realizzato in legno e pietra locali, o il JW Marriott di Venezia dotato di orto privato da cui viene ricavata la materia prima utile alla preparazione delle pietanze servite al ristorante; Tyler Brulè founder di Monocle, prestigiosa rivista che tratta temi dall’economia al lifestyle, ha messo l’accento sulla riscoperta della carta stampata e sul valore di quel fattore “esperenziale” che a causa del web viene sempre più messo in secondo piano; Stephan Sigrist (W.I.R.E.); Roberto Gavazzi di Boffi-DePadova che ha parlato di “pezzo unico” dalla fattura sartoriale e Philippe Starck che invece ha affrontato il tema del design democratico, un design che può e deve essere alla portata di tutti.

Philippe Starck

Philippe Starck

L’alta personalizzazione in cucina passa attraverso anche strumenti fondamentali come le cappe! Questo appuntamento è stato infatti occasione per conoscere da vicino le ultime novità in questo campo proposte da Faber, azienda che ha inventato le cappe aspiranti da cucina nel 1955.

L’ultimissimo progetto presentato dall’azienda e ancora in fare di elaborazione: J-Project, è una cappa open source, completamente personalizzabile nelle funzioni e nei componenti. Mentre si cucina infatti si potranno fare contemporaneamente anche tantissime altre cose, come ad esempio controllare l’inquinamento domestico, i livelli di monossido di carbonio presenti in casa, o regolare l’umidità. Ma anche leggere le notizie da internet, vedere una videoricetta, o dare un’occhiata al feed di Twitter. Le possibilità di personalizzazione sono virtualmente infinite. Si tratta di una cappa realmente verticale che, grazie al nuovo gruppo ventilatore Nautilus, dalle dimensioni molto ridotte, raggiunge le più elevate performance sul piano energetico, portando in classe A dei prodotti che normalmente sarebbero in C. Ma soprattutto l’architettura hardware, il cuore della cappa, è pienamente integrabile con la piattaforma Arduino, quindi totalmente open source.

talika-cappa verticale

Talika – cappa verticale

TALIKA è la prima cappa verticale ultrasottile in cui la particolare tecnologia Nautilus consente di superare completamente le tradizionali superfici oblique, rendendo per la prima volta possibile la creazione di una cappa davvero verticale.

I modelli up & down per l’isola:

pareo-cappa up & down

PAREO PLUS, raffinato foglio in acciaio che avvolge il corpo cappa. L’elegante spirale modulare di Pareo, una volta attivata, si allunga avvicinandosi ai fuochi per un perfetto risultato in termini di aspirazione dell’aria. Il perfetto intreccio geometrico di linee e forme, una volta terminato l’utilizzo, si ricompone attorno al motore, liberando il piano cottura.

pareo_faber

lybra-cappa up & down

LYBRA PLUS, versatile cubo in vetro e acciaio dal design minimale che, azionando un apposito dispositivo, può essere fatta scendere alla giusta altezza con funzione di cappa nel momento della cottura oppure risalire verso l’alto liberando il piano cottura ed acquisendo un puro valore estetico o di illuminazione.

lybra_faber