Con questo post siamo arrivati alla 4° tappa del tour #MaisonLabToscana. Siamo sempre nella splendida Val d’Orcia, in cui infatti abbiamo deciso di fermarci una notte in più, rispetto alle altre tappe, per avere la possibilità di scoprirla un po’ più approfonditamente. Ammetto che forse questa zona è tra le mie preferite del tour….anche se mi rendo conto che stilare una classifica di preferenze sia quasi impossibile, la Toscana è davvero bella!
In questa tappa abbiamo soggiornato nell’accogliente Hotel Posta Marcucci che abbiamo utilizzato come base da cui partire per visitare due piccoli ma carinissimi borghi, un’abazia e un castello che in se racchiude una produzione di vino tra i più buoni d’Italia oltre che un relais di charme.
* Qui sotto trovate la mappa dell’itinerario e cliccando qui l’album di foto relativo.
La mattina di questo quarto giorno ci siamo diretti subito verso il primo borgo del nostro itinerario: Montalcino.
Montalcino è una delle cittadine collinari più gradevoli della Toscana, con scorci da cartolina, panorami magnifici e alcuni dei migliori vini d’Italia.
A Montalcino sicuramente una visita la merita la fortezza, iniziata nel 1361 nel cui interno ora è allestito un piccolo wine bar molto suggestivo dove assaggiare i vini locali e godere dell’ampio panorama della torre di guardia. Per chi desiderasse comprare del vino segnalo la Fiaschetteria Italiana, un delizioso caffè di inizio secolo in piazza del Popolo.
Qualche chilometro a sud di Montalcino si trova Sant’Antimo, una bellissima abazia cistercense, circondata da una splendida campagna, che si dice fondata da Carlo Magno nell’anno 832. Assolutamente da vedere!!!
Salutato Sant’Antimo ci siamo diretti presso il Castello Banfi. Ecco, per la verità la sosta a Sant’Antimo non era inizialmente prevista (ma siamo stati felicissimi in realtà di aver deciso di fermarvici) e, in ritardo sulla tabella di marcia, abbiamo deciso di imboccare una scorciatoia suggeritaci dal navigatore, una strada sterrata non tanto agevole da percorrere in moto ma che ci ha fatto addentrare nel mondo dei produttori vinicoli locali. Incredibile la quantità di cantine e aziende vinicole incrociate lungo il percorso!
Finalmente arrivati sulla strada principale abbiamo imboccato la direzione per Castello Banfi che molto dolce sale in mezzo ai vigneti ed oliveti della tenuta. Davvero poetica come situazione!
La tenuta è di circa 2950 ettari di cui 1/3 coltivato a vigneto, per una produzione che ammonta a circa 10 milioni di bottiglie l’anno.
La struttura che ospita l’enoteca è il primo ambiente accessibile ai visitatori, la nostra visita è iniziata proprio da qui dove ad accoglierci abbiamo trovato la cortese e professionale Serena che ci ha guidati alla scoperta di Castello Banfi il Borgo e dell’immensa produzione vinicola e di altri prodotti locali di qualità. L’enoteca è ricavata in un edificio separato rispetto al complesso principale del Castello, in quello che una volta era un deposito di vino. Qui è possibile fare uno spuntino veloce, acquistare gli ottimi vini prodotti nella tenuta, oli e prodotti per il corpo (io mi sono fatta conquistare dalla crema per il corpo fatta con la vinaccia d’uva, ottimo acquisto davvero!), oppure aderire alle varie degustazioni proposte, noi abbiamo iniziato da qui.
Dato l’orario abbiamo deciso poi di pranzare, il Castello offre ben due ristoranti: La Taverna, dove sotto le volte delle antiche cantine del castello si può pranzare gustando l’autenticità della cucina toscana, e La Sala dei Grappoli situata in un edificio adiacente al castello dove poter invece cenare.
Il Borgo di Castello Banfi, oltre ad essere un’ottima location per cerimonie speciali ed eventi, è uno dei 6 splendidi castelli italiani un cui poter soggiornare. Ve lo immaginate dormire in un castello?! Deve essere davvero da sogno!
Ma torniamo a noi e con i piedi per terra..! Le dimore dei contadini che lavoravano per i nobili signori del castello, risalenti al 1700, oggi sono state restaurate ricavandone lussuose camere e suite (9 camere e 5 suites), curatissime nei più piccoli dettagli. E’ questo un’ambiente raffinato ed esclusivo in cui potersi rilassare immersi nella campagna toscana.
Io grazie a Serena ho avuto modo di visitare una di queste suite, davvero spaziosa ed arricchita con ogni confort per coccolare e far vivere un’esperienza speciale ai propri ospiti. Arredata con gusto riprende nei tessuti, nelle colorazioni e nei materiali utilizzati lo stile toscano. L’ambiente che mi ha decisamente colpito è stata decisamente la stanza da bagno.
Anzi, le due stanze da bagno presenti nella suite! Spaziosissime e progettate davvero in maniera raffinata coniugando il gusto classico dei restanti ambienti con dettagli moderni di pregio….uno su tutti la doccia decorata con coloratissime azulejos.
Un’oasi di pace e relax in cui godere della bellezza delle verdeggianti colline toscane, della profumatissima e gustosa varietà di vini Banfi, della cucina toscana, delle coccole e mille attenzioni che il personale di Castello Banfi rivolge ai loro ospiti.
Confesso che, nonostante la mia permanenza in questo relais di charme sia durata solo una giornata, già mi sentivo rigenerata! Non basterebbe un post per raccontare le varie sfaccettature di questo posto così come non sono sufficienti foto o video, va provato!
Vi ho incuriositi? Trovate tutte le foto da me scattate presso questa splendida location in questa cartella: Castello Banfi il Borgo
Finita la nostra visita e salutata la gentilissima Serena siamo rimontati in moto per ritornare alla nostra base, ma alla fine le cose da fare e da vedere in Toscana sono davvero tante…….così sulla via di ritorno ci siamo fermati a Pienza, la nostra ultima tappa della giornata.
Beh, io non potevo non andare a Pienza….era su tutti i miei libri di storia dell’architettura universitari!!!
Infatti Pienza rappresenta l’incarnazione dell’utopia rinascimentale della città ideale. Le prospettive geometriche, le impressionanti volumetrie della Cattedrale e del palazzo Piccolomini, l’accurato riempimento degli spazi al centro del vecchio borgo medievale rappresentano una notevole testimonianza del genio architettonico dell’epoca.
Consiglio personale è di andarci nel tardo pomeriggio, si visita in poche ore, e percorrere il camminamento esterno sulle mura dove è possibile sostare per gustare del buon vino locale e godere del panorama circostante.
La quarta tappa si conclude qui, vi aspetto per il prossimo post in cui ci sposteremo in Val d’Elsa visitando i borghi di Monteriggioni e San Gimignano.