Quella del Cersaie 2015 è stata per me una vera e propria toccata a fuga, purtroppo.
Dico purtroppo perchè, che se ne dica, è una fiera che da sempre mi affascina e che nel tempo non mi ha mai realmente delusa. Sono sempre comunque riuscita a trovaci aspetti positivi ed interessanti.
Veniamo a noi, se alla fine le “cementine” sono un must e diverse aziende ormai ne producono di davvero interessanti, allo stesso modo il grès porcellanato, che imita le doghe dei più vissuti parquet, spopola e sono talmente accurate da insinuare il dubbio anche all’occhio più esperto. Tutto questo forse ad indicare la necessità di tornare a delle certezze ferme come la matericità del legno e a forme geometriche e a grafiche, splendide, ma del passato.
Tra questi segnalo le proposte di Ceramica Sant’Agostino effetto legno.
Ma anche le raffinate cementine di Ceramica Fioranese che qui sopra vedete in una selezione.
Una nuova tendenza che ho trovato nella Ceramica sant’Agostino in particolare, ma è un dettaglio di stile che ho notato anche in altri produttori, è la proposta del grès porcellanato che riprenda la tessitura di una trama, come ad avere la struttura di un tessuto o la matericità di una carta da parati. Una carta da parati in ceramica, che sia questo il prossimo futuro, dopo aver visto il parquet imitare in lucentezza il grès, il grès riprendere la matericità di pietra e legno e la carta da parati diventare impermeabile tanto da poter essere posata come pavimentazione, come rivestimento esterno o del box doccia? Mi incuriosisce parecchio questo, vi dirò.
Interessante e nuova proposta è l’effetto corten di Fondovalle nella linea Acidic, ovviamente si parla di grès porcellanato.
Questo è l’anno decisamente dei motivi geometrici, sia nel taglio che nel disegno, come la collezione Canvas di Coem che propone cementine curiose e un po’ rétro.
Qui sopra, una selezione di rivestimenti in grès in cui a farla da padrona sono ancora i motivi geometrici. La prima ricorda le righe e i quadretti dei quaderni di scuola, ve li ricordate?! La seconda è anch’essa di Ceramica Bardelli con dei colori sorbetto deliziosi, i quadratini si sentono al tatto. La terza nonostante sia della partenopea Cotto Vietri ha il gusto nordico nei colori e nella fantasia. La quarta invece riguarda la proposta di Natucer con un mosaico 3D, ogni esagono infatti si sviluppava in una mini piramidina.
Passando invece in ambito sanitari vi segnalo il ritorno dei sanitari colorati.
Ecco su questo punto storgo un po’ il naso e mi chiedo: se ne sentiva realmente il bisogno?!
Sono stati un must negli anni 70/80, ecco sì…direi che si possono tranquillamente lasciare in quegl’anni che, diciamolo, sono stati un po’ “troppo” per certi aspetti. Non hanno convinto realmente allora e non vedo che svolta possano portare all’interior ora.
Ad ogni modo proposte interessanti le ho trovate da Ceramica Flaminia (a sx), da Ceramica Azzurra (a dx) e da Ceramica Globo.
Non è una novità ma le loro proposte le trovo sempre molto interessanti. Sto parlando di Hatria che propone soluzioni smart per risolvere anche i bagni dalle metrature più improbabili.
Sempre per quanto riguarda le soluzioni smart una menzione va anche per i piatti doccia di Ceramica Azzurra e di Idea Group.
Il primo, quello che vedete in foto sulla sinistra, si chiama Uniko ed è il primo piatto doccia in ceramica su misura alto solo 3 centimetri e con antiscivolo integrato. In aggiunta a queste caratteristiche AZZURRA presenta il piatto doccia Uniko con un antiscivolo naturale: la finitura Corteccia.
Il secondo, a destra, è in modello Onda di Idea Group e può essere creato sartorialmente delle dimensioni desiderate, come si vede infatti gira attorno al pilastro! Altra peculiarità è la piletta che si va a collocare dove si trovano i nostri scarichi e non viceversa, senza quindi obblighi di spostare le tubazioni. Una soluzione ottima soprattutto se ci troviamo nel caso di ristrutturazioni.
Sempre restando da Idea Group vi segnalo le loro interessanti soluzioni di piatti doccia e box da abbinare allo stile della consolle del lavabo sia nella forma che nelle colorazioni. Nella fattispecie la linea è Disenia pensata per accogliere la necessità di chi ricerca un’estetica minimale ma non ama linee troppo dure e forme squadrate. Le cabine doccia Slim e Smart ampliano la propria gamma, permettendo l’installazione di un vetro fisso curvo che elimina la necessità di giunture sugli angoli. La soluzione sarà apprezzata anche dagli amanti dei contrasti: le forme morbide del vetro si sposano alla perfezione con i componenti squadrati, dallo stile moderno. Non può mancare ovviamente l’abbinamento al piatto doccia, a scelta tra Join, in Pietragel, e Onda, in Aquatek: la forma segue perfettamente quella del vetro, per una cabina doccia dalle forme sinuose in cui ogni componente si sposa armoniosamente con il resto della composizione. Non mancano le diverse soluzioni di installazione: per ognuna delle due collezioni, in abbinamento al piatto doccia scelto, è possibile scegliere una cabina a filo con il pavimento oppure in appoggio.
Anche per quanto riguarda la zona lavanderia ho trovato soluzioni molto interessanti, sia che si abbia un ambiente dedicato sia per chi (la maggioranza) abita in appartamento con spazi sempre più risicati. Un elegante lavabo si trasforma in una pratica lavella (foto sopra) semplicemente inclinando il fondo che così diventa un comodo piano di lavaggio.
Oppure ripiani, cassettoni, mobili contenitori per lavatrice ed asciugatrice, tutto pensato sulle esigenze del cliente ma senza trascurare l’aspetto estetico. Entrambe le soluzioni sono di Idea Group, azienda che ho scoperto da poco e di cui spero di potervi dire di più, l’ho trovata estremamente interessante per la vastità e qualità delle tipologie di prodotti offerti.
Complimenti, bellissimo post!! I prodotti di Ceramica Sant’Agostino sono i miei preferiti e infatti ce li ho a casa sia per i pavimenti che per i rivestimenti completi dei bagni. Belle anche le cementine, ma ti chiedo: non è che poi col passare degli anni “stancano” o comunque in poco tempo rischiano di passare di moda?? un po’ come per i sanitari colorati anni ’70..
Ciao Giorgia!
Hehe, quello che tu sollevi è un tema caldo nel senso che anche noi addetti del settore ci stiamo interrogando su questo. Diciamo che in questi ultimi due anni, in particolare, le cementine sono ritornate alla ribalta a gran voce ma nei decenni ci sono sempre state per cui secondo me non stancheranno, hanno solo subito una sovraesposizione. Come su tutte le cose in fase di progettazione andranno dosate nella giusta misura. I sanitari colorati invece fanno storia a parte secondo me. Mi spiego, il sanitario è preso a simbolo per la pulizia dell’ambiente bagno e da sempre siamo abituati ad associare la pulizia al bianco candido, il colore secondo me in questo caso inconsciamente ci disturba e non a caso i sanitari colorati sono stati proposti solo in un arco ristretto di anni. Ora il ritorno al colore nei sanitari è stata secondo me una prova, trovo che comunque possano funzionare in ambienti commerciali come toilette di locali, ristoranti, hotel, etc. ….
Salve, complimenti per l articolo. Mi spiace non abbia visto sullo stand delle ceramiche ASCOT il rivestimento , peraltro presente anche ad una mostra collaterale della biennale di Venezia realizzato dall artista Boris Tellegen.
Altra serie della collezione GAME OF F ( presentata in corso Como 10 a Milano ) è dedicata a Keith Haring.
alla Prossima edizione !
Saluti
Frederic Ades
Buongiorno Frederic!
Grazie per la segnalazione, come detto nel post la mia è stata solo una toccata e fuga che non mi permesso di dedicare alla fiera il tempo che avrei voluto.
Restiamo in contatto e anzi vi invito a tenermi aggiornata sulle vostre novità via mail!
Grazie
Elisabetta
[…] e per farlo ho sentito l’esigenza di andare a ripercorrere quali erano state le proposte di Cersaie 2015. Nell’edizione scorsa avevamo visto un fortissimo ritorno al passato con il dominio […]
[…] d’arredo bagno che avevo avuto modo di conoscere durante la scorsa edizione del Cersaie 2015, sto parlando di Ideagroup che anche questa volta ha saputo […]
[…] qui. Per capire cosa aspettarmi io solitamente vado a rileggermi il post su cosa è stato l’anno scorso, per avere più il polso su cosa ha iniziato ad approcciarsi e quindi con grande probabilità la […]