Climatizzatore portatile o uno split a parete?
La fretta si sa non è mai un buon alleato, soprattutto quando si è in procinto di comprare un condizionatore, il desiderio di scappare dall’afa può trasformarsi quindi in un acquisto sbagliato e allungare le nostre notti insonni. E’ giusto quindi prendersi il proprio tempo e valutare attentamente le caratteristiche ideali del climatizzatore adatto alle nostre esigenze.
In questo post troverete indicazioni inerenti i condizionatori, su quale scegliere ed i prezzi.
Un primo fondamentale aiuto, ad esempio, ce lo può fornire homedeal.it, portale online in cui si possono confrontare i prezzi dei condizionatori e trovare il professionista adatto alle nostre esigenze.
Vediamo ora assieme quali tipologie di condizionatori esistono, pro e contro e le rispettive fasce di prezzo.
Climatizzatori portatili
Sono modelli che non necessitano una vera installazione: aspirano l’aria calda dalla stanza e la convogliano esternamente tramite un tubo che passa attraverso una finestra, quest’ultima dovrà essere dotata di un foro apposito oppure dovrà restare aperta. I contro di questi modelli riguardano il loro elevato consumo e rumore, ma anche un raffrescamento troppo contenuto.
Prezzo: indicativamente compreso tra i 200 e i 1.100 Euro.
Split portatili
Si tratta di due elementi uniti dal tubo in cui passa il fluido refrigerante. Fortunatamente è una tipologia che sta sparendo dal mercato perchè eccessivamente rumorosa: il compressore, essendo collocato nell’elemento mobile interno, rende infatti il sistema più rumoroso rispetto ai climatizzatori fissi. Per ovviare a questo problema i produttori hanno cominciato a spostare il compressore nell’unità esterna. Come la precedente, anche in questa soluzione il tubo deve passare attraverso la finestra, appositamente forata oppure lasciata aperta con conseguente dispersione del fresco.
Prezzo: indicativamente compreso tra i 650 e i 1.200 Euro.
Split fissi
Questi sistemi prevedono un compressore esterno a cui corrisponde un elemento interno fisso montato a parete nella stanza da rinfrescare. Sul mercato ci sono modelli che servono esclusivamente per rinfrescare e altri, dotati di pompa di calore, che permettono anche di riscaldare l’aria in inverno. Oltre ai modelli tradizionali esistono climatizzatori consistema inverter, che mantiene stabile la temperatura con costi energetici più contenuti.
Prezzo: da poche centinaia di euro (modelli low cost, ma occhio alle spese di manutenzione) a 1.500 euro.
Multi-split
Questi sistemi prevedono un compressore esterno con due o più elementi interni. L’installazione è più complicata rispetto agli split fissi ma il vantaggio è che si possono stabilire temperature diversificata per i vari ambienti della casa.
Costo: con due unità e con pompa di calore si va da un minimo di 600 euro a un massimo di 1.800 euro. Con tre unità si parte da 1.500 euro.
Tips
- Occhio all’etichetta energetica! Dalla classe A alla classe C il consumo energetico si alza notevolmente. L’indice EER invececi dà un’indicazione sull’efficienza del climatizzatore: più alto è l’ERR, minori sono i consumi.
- Un’accortezza può essere quella di riparare l’elemento esterno dalla luce diretta del sole.
- Si consiglia di tenere chiusa la porta della stanza da raffreddare o riscaldare per evitare che il climatizzatore lavori al massimo regime per compensare la differenza di temperatura tra i vari ambienti.
- Forse è ovvio, ma è sempre meglio ricordarlo: tenere chiuse le finestre della stanza dove è montato il climatizzatore.
- Nel caso non ci sia nessuno nella stanza è consigliato spegnere o abbassare la potenza del climatizzatore.