Habitare Fair di Helsinki è una di quelle fiere d’arredamento e design che è stata per molto tempo nella mia wish list.
Quest’anno è stato finalmente il suo turno, complice l’invito ricevuto proprio dall’organizzazione della fiera stessa (e che ringrazio di cuore <3).
Ad Habitare Fair infatti sono stata invitata, assieme a delle grandi del web in ambito interior, per valutare quale fosse lo stand migliore ed il prodotto migliore. Cosa quest’ultima non semplice dato l’elevato livello qualitativo del design finlandese. Come procedere quindi?
Ho deciso di partire analizzando quello che è stato il tema di Habitare Fair 2018: RADICI, una ricerca delle origini per valorizzare l’autenticità delle cose. Tradotto nel mondo del design questo ci porta a pensare ad oggetti non finiti, grezzi e primitivi. Io poi mi sono sentita di focalizzare questa riflessione su quelli che sono i materiali naturali ed essenzialità della forma.
Tralasciando la bellezza dello stand Marimekko, ho deciso di esplorare aziende meno note (o almeno per me). Sono rimasta piacevolmente colpita soprattutto da aziende tessili: bellissimi tappeti, coperte, cuscini e quant’altro il mondo del tessile possa dare nell’home decor.
Come migliore stand quindi ho nominato Anno Collection – che opera proprio nel mondo del tessile – per il mood, la palette colori proposta e l’interessante mix & match tra materiali colori e stile. Gli ultimi due anni sono stati dominati da materiali e colori sofisticati tipici degli anni ’50 (che li adoro già lo sapete..), ma ora i trend si stanno muovendo verso colori nudi e desaturati (1 -2), materiali naturali come proprio ci suggerisce il tema RADICI di Habitare Fair 2018. Cadeva quindi a pennello la proposta di Anno Collection.
Per quanto riguarda il miglior prodotto ho nominato il Day & Night sofa bed di Tapio Antilla Collection, per il suo design raffinato e pulito, la sua funzionalità e la facilità con cui può essere customizzato. La nostra vita è sempre più frenetica, ritengo dunque che l’arredamento debba avere la funzione di facilitarci nel quotidiano, di aiutarci a rilassarci e a trascorrere del tempo di qualità a casa con amici e la famiglia. Il sofa bed di Tapio Antilla è un divano che si trasforma in letto ma dal design assolutamente accattivante (niente a che vedere con ciò a cui siamo abituati) e che presenta soluzioni smart (come tutto il necessario per allestire il letto per la notte alloggiato all’interno dei cuscini che fungono da schienale quando è in modalità divano). Vi invito anche a sbirciare le altre soluzioni proposte perchè sono davvero interessanti!
Tra le altre aziende viste in fiera e che sicuramente inizierò a seguire con interesse vi segnalo:
Woodnotes che ha presentato soluzioni per interni ed esterni con tappeti fatti di carta intrecciata, tappeti in lana, tende e mobili in legno.
Matri – Fennobed è un’azienda che si occupa di farci dormire bene con soluzioni contemporanee e davvero accattivanti.
Lapuan Kankurit una storica azienda tessile, anche in questo caso finlandese. Ammetto che quando è stato il momento di scegliere il miglio stand anche questo mi aveva rapita!
Finarte tappeti (e non solo) contemporanei in lana, cotone, viscosa e filati di carta e yuta.
Forse poi l’area di Habitare Fair 2018 che ha conquistato definitivamente il mio interesse è stata Signals: la mostra curata da Sisse Collander e Susanna Bjorklund che ogni anno si occupa di indagare i prossimi trend in fatto di interior design e home decor. Le due curatrici hanno innanzitutto specificato che per quanto riguarda i colori sicuramente vedremo tanto rosa pesca e verde menta, interessante direi! A loro avviso infatti ci si sta muovendo verso un periodo di rinascita, così si prevede che l’abitazione verrà caratterizzata da colorazioni anche dai toni vibranti. In questa rinascita si vedranno abbinati motivi floreali con motivi geometrici (3-4), mentre le palette colore saranno sui toni chiari e luminosi in cui il color pesca e arancio si mixano con il menta e il turchese scuro (5).
La mostra si sviluppa in più ambientazioni espressione di studi approfonditi in ambito dell’interior. Ad esempio studiosi hanno dimostrato che le forme tonde e i colori brillanti ci rendono felici, così chi lavora i uffici colorati risulterà più attento, sicuro di sé e amichevole.
A tratti è messo in scena un mondo quasi onirico che si basa sul presupposto, corretto, che negli ambienti domestici siamo liberi di essere noi stessi e che quindi casa nostra è la nostra espressione più intima. Estremizzando questo concetto si gioca con il fatto di provare ad immaginare di portare negli interni di casa una tenda del deserto, per potersi sentire sempre in vacanza. In questa ambientazione ad esempio dominano i toni del verde oliva fino al verde erba.
Immancabile poi il richiamo negli interni di ciò che sono stati gli anni ’70 nella moda e che ora si mixano con influssi asiatici e stili derivanti da altre epoche. In questo mix senza dubbio i toni dominanti saranno quelli scuri con punte di rosso.