Mi ci è voluto un po’ più di qualche giorno per schiarire le idee su quanto visto al Salone del Mobile 2017.
Sarà che sono bombardata da mille mila informazioni riguardanti nuovi trend e novità in generale ma mi rendo sempre più conto che mi sta diventando difficile scindere da ciò che realmente è nuovo e da quanto da fiera a fiera viene rivisitato.
Mi spiego meglio. Al Salone del Mobile 2017 per la verità ho visto tanto di quanto avevo già visto a Maison & Objet ad inizio anno. Una riconferma sui colori, forme e materiali. Così vanno in scena interni sofisticati, arricchiti da mobili gioiello, in cui i velluti, gli ottoni e le linee morbide (estremizzate fino al fil di ferro) disegnano ambienti ricchi e rassicuranti. D’altra parte è un puro richiamo agli anni, passati, di rinascita economia (come quelli che stiamo vivendo, o così si dice..) come gli anni’30 e ’50, qui mixati.
Sono curiosa di scoprire quale sarà il next step, ma a giudicare da ciò che si vede in passerella (si sa che rispetto all’arredamento è la moda ad anticipare le tendenze di qualche stagione) temo un’ estremizzazione di questa ricerca del raffinato per arrivare agli eccessi degli anni 80-90, tradotti ad esempio in colori sgargianti (già si vedono abbinamenti di giallo acceso e viola).
Nuovi incontri
- Sculptures Jeux
Dalle forme, dai colori e soprattutto dal nome che sa tanto di “cose belle francesi”, ho scoperto Sculptures Jeux come invece brillante realtà made in Italy che ha sede proprio nella provincia di Padova.
I francesi
Qui sopra Harto e qui sotto Petite Friture, già visti a Maison& Objet e li trovo raffinatissimi in questa loro commistione tra minimalismo nordico e forme morbide e colori pastellosi francesi.
Drugeot Labo, qui sotto in foto, sono quasi certa di aver incontrato anche questa realtà francese a Maison & Objet! Qui troviamo design abilmente fuso con una ricercata artigianalità.
Minimalismo + funzionalità
Uno su tutti: String Furniture
Ottimizzazione degli spazi + estetica
Da Tomasella Group ho trovato interessanti soluzioni che aiutano ad ottimizzare gli spazi pur mantenendo alta la resa estetica, ma ho deciso che ve ne parlerò in un post dedicato.
L’outdoor tra tecnologia ed eleganza
Varaschin con la seduta Emma, disegnata da Monica Armani, reinterpreta l’iconica sedia di uso quotidiano. Emma si sviluppa intonro alla seduta relizzata con uno stampo ad iniezione, a cui si accostano diverse soluzioni di gambe e schienali, adattandosi in modo moderno e trasversale agli spazi dell’abitare contemporaneo.
In generale al Salone del Mobile 2017 è stato interessante verificare come la ricerca stilistica descritta inizialmente si potesse ripercorrere in arredi di interni così come in quelli per esterni, quest’ultimi davvero polivalenti e multifunzionali. E’ il caso ad esempio di Nardi Outdoor (nella foto qui sotto) che presenta ad esempio una variante a divanetto della seduta Net Relax, riciclabile al 100%
Il Salone con occhi diversi
Mi è piaciuto sbirciare il Salone del Mobile 2017 anche con gli occhi di Nora che ha immortalato le sedute di Kristalia, che vedete nella foto qui sopra, in cui dice di aver trovato la texture traforata della Colander di Patrick Nourguet in uno nuova veste piena in legno.
Quali sono le suggestioni individuate dalle mie colleghe durante il Salone del Mobile 2017?