Per la rubrica iMakers oggi conosciamo Arianna e Giada e la loro Bottega Krua.
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Presentatevi, chi siete?
A: “Ciao, sono Arianna Piazza, 30 anni, di Bassano del Grappa (VI). Mi sono diplomata all’Istituto d’Arte di Nove (VI), terra di ceramica e laureata poi in arti visive all’Accademia di Belle Arti di Venezia.”
G: “Ciao, mi chiamo Giada Fogliato, ho trent’anni e vivo a Bassano del Grappa. Dopo essermi diplomata all’Istituto d’Arte di Nove (Vi) ho proseguito i miei studi laureandomi in comunicazioni visive e multimediali presso lo IUAV di Venezia.”
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Arianna, di cosa ti sei occupata e di cosa ti occupi ora?
A: “Sono un’artista e dunque dipingo e disegno, partecipando a mostre in Italia e all’estero e mi occupo di ceramica.
Fino ad ora mi sono sempre occupata e mi occupo tuttora di grafica in tutti i suoi aspetti. Ho la fortuna di fare un lavoro che riesce ad unire tantissime mie passioni, come l’illustrazione, la calligrafia, la tipografia e la fotografia.”
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Come si chiama il vostro brand e di cosa riguarda?
A: “Il nostro brand si chiama Bottega Krua.
Krua perché sono le lettere che compongono la parola raku e krua perché in dialetto veneto significa cruda, come l’argilla che viene manipolata per creare i nostri oggetti. Si tratta di creazioni artigianali in ceramica raku, dai gioielli al vasellame.”
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Come vi siete conosciute e come vi è venuta l’idea di intraprendere quest’esperienza assieme?
G: “Ci siamo conosciute frequentando la stessa classe all’istituto d’arte, siamo poi sempre rimaste in contatto grazie alle nostre passioni. Quasi per gioco e divertimento tre anni fa abbiamo deciso di partecipare ad uno dei workshop di raku che si tengono presso la Bottega del Tornio a Marostica (Vi) dal maestro ceramista Nico Toniolo. L’entusiasmo e la passione per questa tecnica ci portano essere qui.”
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Come avete imparato a produrre le vostre creazioni?
A: “Avendo frequentato l’istituto d’arte, qualche nozione di base l’avevamo già; così un po’ alla volta sperimentando e provando, assieme ai preziosi consigli del maestro Toniolo, abbiamo cominciato a capire che questa tecnica ci poteva portare a creare degli oggetti davvero interessanti e di grande valore artigianale.”
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Come i vostri studi e/o esperienze, anche lavorative, vi sono stati d’aiuto o stimolato in questa nuova attività?
G: “Gli studi credo siano stati essenziali per far nascere nuovi interessi. Poi è essenziale l’abitare nelle vicinanze di Nove, famosa terra di ceramica e di conseguenza la frequentazione continua con altri artisti e ceramisti , così da aver sempre un confronto ed imparare cose nuove sulla tecnica e l’estetica.
Lavorando poi nel mondo della comunicazione e dell’arte abbiamo sempre mantenuto l’occhio allenato e questo ci è sempre stato di grandissimo aiuto nella creazione dei nostri pezzi. Inoltre cerchiamo sempre di imparare a fare più cose possibili per essere completamente autonome poi nella realizzazione dei nostri pezzi. Infatti abbiamo frequentato un corso di tornio che ci ha dato la possibilità di avere ulteriore autentità al nostro lavoro.”
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Arianna ho letto che ti dedichi anche alla pittura e al disegno, ce ne parli brevemente? E come combini le due attività? Come si influenzano (se) l’una con l’altra?
A: “Si, sono un’artista e nel 2012 ho vinto anche un atelier alla Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia per un anno. Dipingo soggetti surreali ispirati alla mia esperienza personale e per certi versi sono opere autobiografiche. Ho esposto in molti spazi pubblici e gallerie d’arte e a marzo sarò in una collettiva a Siviglia, in Spagna.
Le due attività si combinano in modo molto naturale, quasi si intrecciano durante il giorno, posso dipingere per qualche ora e modellare l’argilla in quelle successive o destinare un giorno ad un’attività e il seguente all’altra, dipende molto anche dall’ispirazione. Non so dire se le due attività si influenzano perché nella ceramica sono più geometrica e minimale rispetto alla pittura dove avviene più un flusso di coscienza e le immagini si tessono tra loro.”
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A cosa vi ispirate e da cosa o da chi traete spunto?
G: “Direi che molte cose nascono dall’ispirazione del momento, altre invece sono progettate prima dell’esecuzione. Ogni cosa ci può ispirare, da un’immagine, ad un colore rovinato di una porta, una trama di un tessuto particolare, una musica in una situazione di estrema serenità, ma soprattutto osservando tantissimo tutto quello che ci circonda. Inutile negare che anche il web è una fonte infinita di idee, la cosa importante è prenderne spunto per trovare poi qualcosa di nuovo, perché con le contaminazioni crediamo possano nascere dei lavori molto interessanti.”
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Quali sono le tecniche che usate e i materiali?
A: “Nella lavorazione dell’argilla utilizziamo le tecniche tradizionali: quindi dalla modellazione con il lucignolo, alle lastre, al tornio, agli stampi alla semplicissima manipolazione della terra. Per quanto riguarda la tecnica di decorazione principalmente utilizziamo la tecnica raku, anche se ultimamente ci stiamo aprendo anche alla ceramica tradizionale. La ceramica raku è una tecnica giapponese molto particolare. Il craquelè che si forma durante la lavorazione è la caratteristica decorativa di tale tecnica e non può mai essere replicato in modo identico tra un oggetto ed un altro, per questo la ceramica raku è unica e molto pregiata. La lavorazione prevede che il pezzo, estratto dal forno a 940 gradi, venga coperto dalla segatura per alcuni minuti e immerso in acqua fredda. Questi passaggi creano le tradizionali crepe e annerisce le parti non smaltate attraverso l’affumicatura dell’argilla.
Per quanto riguarda i colori utilizziamo colori per la ceramica, smalti e ossidi.”
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Qual è il soggetto principale delle vostre creazioni e perché?
G: “Non abbiamo un soggetto in particolare, ma posso dire che siamo molto indirizzate verso una decorazione geometrica e dalle linee pulite e minimali. Nelle nostre creazioni cerchiamo di mantenere una semplicità ed essenzialità che ben si sposa con la filosofia della ceramica raku. Non amiamo mescolare troppi colori e anzi, stiamo cercando di ridurre sempre di più la nostra tavolozza colori.”
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E’ attualmente la vostra attività principale? Che sbocchi/evoluzioni prevedere per il futuro?
A: “Purtroppo non è la nostra attività principale, anche se le dedichiamo molto tempo ed energia, ma crediamo ci sia bisogno di tempo, anche se ci sono tutte le basi per poter far diventare questa passione il nostro lavoro.
Per il futuro prevediamo di aprire un piccolo laboratorio dove poter creare in tutta libertà ed aprirlo anche al pubblico con degli open day e workshop.”
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Come vi promuovete e che valore date al web per la vostra attività?
G: “La nostra promozione è quasi del tutto via web: attraverso i social media e da poco un negozio online aperto su Etsy.com, il maggior sito di e-commerce di artigianato, dove abbiamo visite e acquisti soprattutto dagli Stati Uniti e Australia.
E poi ovviamente c’è il passaparola, che è molto importante soprattutto a livello locale.”
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Dove vi si può contattare?
Facebook: facebook.com/bottegakrua
Shop: etsy.com/shop/BottegaKrua
e-mail: bottegakrua@gmail.com
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[…] di MaisonLab e la sua sempreinteressante rubrica iMakers con le creazioni artigianali in ceramica […]