Ciao Stefania, raccontaci di te!

Mi chiamo Stefania Digioia, Aka SD, sono pugliese di nascita anche se in Puglia ci sono stata davvero poco, e un po’ romana di adozione dato che ho trascorso nella capitale romana quasi tutta la mia vita adulta, ho frequentato il Liceo Artistico a Matera in Basilicata per poi continuare questo percorso di studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Ho letto che hai viaggiato molto, quanto questo ha influenzato la tua formazione e il tuo percorso artistico?

Come pittrice ma soprattutto come fotografa il viaggio per me vuol dire tutto. Ho cominciato da giovanissima con un viaggio negli Stati Uniti e recentemente con uno in Polonia, in visita presso il campo di concentramento di Auschwitz. In arte è necessario vivere per poi dopo un periodo di incubazione potersi esprimere in questo caso con ciò che faccio.

Di cosa ti sei occupata e di cosa ti occupi ora?

Oltre alla pittura e alla fotografia, in passato mi sono occupata, e lo faccio ancora saltuariamente, di decorazione e mosaico.

Che cosa ti ha spinto a diventare un’artista?

La parola “artista”  mi spaventa, a tratti non ne comprendo il vero significato, sono una pittrice e lo sono per esigenza, mettiamola in questo modo, non potrei non dipingere.

Come si chiama il tuo brand e di cosa riguarda?

Laboratorio d’Arte SD, il nome completo. SD è il mio marchio, è il sigillo, il tocco finale ad ogni mio lavoro.

Come mai questa scelta di mettersi in gioco con questa attività?

In un momento storico terribile come quello che sta attraversando l’Italia, tanti dei miei coetanei, anche quelli con titoli che in passato assicuravano un lavoro,  sono purtroppo a casa. A questo punto vale la pena più che mai di mettersi a lavorare su quello che sappiamo fare meglio. Alla pittura e alla fotografia per “sopravvivere” ho dovuto affiancare dei lavori più di artigianato, come accessori di moda realizzati sempre con tela e rigorosamente a mano, e complementi di arredo come pouf e sedie restaurate e decorate sempre a mano.

Come e quando ti è venuta l’idea?

Mi è venuta circa tre anni fa, appena rientrata da Roma. Ho frequentato una bottega di falegnameria e condiviso con loro l’idea di riciclo/riuso, unendo quella che chiami “arte” all’artigianato.

A cosa ti ispiri e da cosa trai spunto per le tue creazioni?

Lavoro molto sulla memoria, dipingo principalmente volti, quindi l’ispirazione penso nasca dall’incontro con la gente.
Quanto la passione della fotografia ha influenzato quella della pittura e viceversa?
La fotografia mi aiuta a immortalare un preciso momento, mi da l’illusione che il tempo si possa fermare sul serio. Utilizzo principalmente fotografie quindi per realizzare i miei quadri.

A che fotografi e a che pittori ti ispiri?

Una fotografa che mi piace molto è Diana Arbus e  il fascino inquietante delle sue opere che ha dedicato in parte agli esclusi, a chi vive ai margini. Una grande forma di ispirazione è stata senz’altro Francis Bacon, geniale interprete dell’inquietudine del nostro tempo con immagini forti, cariche di energia.

Qual è il soggetto principale delle tue creazioni e perchè?

Lavoro sulla memoria di persone che ho incontrato nella mia vita, bambini, anziani, ragazzi di cui disegno i loro volti.

Che materiali usi?

Vecchi giornali, resine, vernici, acrilici, oggetti di recupero.

A chi sono indirizzate le tue creazioni e che tipo di sviluppo potrebbero avere la tua produzione nel futuro?

Ciò che produco è indirizzato ovviamente a chiunque abbia voglia di circondarsi di un oggetto che creo o di un mio dipinto, purtroppo in alcuni casi è solamente una questione di budget, i quadri ovviamente hanno un costo maggiore e quindi attirano maggiormente il mondo degli adulti, mentre borse e porta iPad quello dei ragazzi per il loro uso ed i costi molto accessibili. Per quanto riguarda i progetti futuri ti risponderò in maniera onesta e concreta. Mi piacerebbe completare questa fase preliminare di “start up” della mia bottega e poter vedere la mia attività lavorare intensamente e a pieno regime così da poter magari raccogliere i primi veri risultati e perchè no anche economici, così da poter raggiungere un sogno, quello di poter vivere di ciò che si sa fare meglio.

Dove e come vendi le tue creazioni e come le promuovi?

Vendo personalmente le miei creazioni presso il mio Laboratorio d’Arte, l’unico posto in cui al momento è possibile acquistare fisicamente ciò che produco. Le promuovo partecipando mostre colletive, e promuovendo ciò che faccio in rete.

Dove ti si può contattare?

Facebook page: Laboratorio SD
Twitter: Stefania Digioia
Blog: stefaniadigioia.com
Il mio studio lo trovate ad Altamura in corso Federico II 26.