Il 27 marzo presso il Parchettificio Garbelotto si è svolto, in collaborazione con Mapei, l’evento MADE in Garbelotto e Master Floor, una giornata completamente incentrata sul mondo del legno, sulla sua lavorazione a 360°, su quel saper fare artigiano di cui amo raccontare nei post del mio blog.
Se ricordate già in passato avevo avuto il piacere di parlarvi del Parchettificio Garbelotto e Master Floor, vera e propria eccellenza del nostro made in Italy, infatti lo scorso autunno ero stata all’inaugurazione della loro nuova sede (per quelli a cui fosse sfuggito il post lo può trovare cliccando qui).
L’azienda in questo open day ha aperto le porte ai vari visitatori permettendo così di circolare liberamente tra i suoi ambienti. Esperienza unica questa in quanto in ogni spazio è stata posata una specie legnosa differente rendendo così gli ambienti aziendali una vera e propria esposizione permanente di rivestimenti in parquet.
Questa giornata è stata un tuffo nel mondo della lavorazione del legno grazie alle aree di laboratorio e prove di posa in cui da un lato artigiani ed artisti del simposio di scultura del legno esibivano ed esponevano le loro opere, dall’altro mani esperte si dedicavano alla piallatura a mano, alla morciatura, alla posa con giunto in PVC mod. navale Hi-Tech, alla posa della spina ungherese noblesse e del decking per esterno.
Eccellenza del Made in Italy il Parchettificio Garbelotto e Master Floor, in cui si respira a pieni polmoni la tradizione, deve inevitabilmente confrontarsi con l’innovazione. Quali saranno quindi le prossime proposte e le tipologie di prodotti su cui stanno incentrando la loro ricerca e sviluppo? Vediamole assieme.
La linea “I graffiti” ha la particolarità di proporre grafiche altamente personalizzabili grazie all’utilizzo della stampa digitale di ultima generazione, applicabile sia ai pavimenti che alle boiserie permette di dare libero sfogo alla fantasia con immagini, frasi, loghi aziendali, texture, ecc….
Alta personalizzazione è anche data attraverso l’utilizzo del moderno taglio laser che permette di lavorare ad intaglio la superficie legnosa, realizzando così delle vere e proprie serigrafie ideali per texture, loghi e frasi. Nella linea “Creator” si coniuga inoltre l’antica arte dell’ebanisteria con l’innovazione data dal taglio laser che permette di disegnare raffinati rosoni, cornici e “tappeti” lignei.
In fase di studio invece sono le splendide finiture “Vintage” su legno antico di recupero, ideali per le soluzioni ad effetto industriale. Questa lavorazione mette in evidenza tutte le qualità del legno, il trattamento infatti reagisce in modo diverso in base ad ogni differente zona della doga facendo risaltare ogni venatura in maniera unica. Davvero meravigliosa!
Durante l’open day inoltre si sono susseguiti interessanti momenti di confronto nati dal dibattito tra professionisti guidato dal giornalista Giorgio Tartaro e dall’icona di stile Paola Marella, che ho avuto la fortuna di intervistare. Il Prof. Stefano Berti invece ci ha condotti nel mondo del legno in maniera tecnica e precisa: lo sapevate che il rovere puro in Italia si trova solo in un bosco di pochissimi ettari vicino ad Arezzo?! Incredibile!
So che la presenza della stilosissima Paola Marella vi ha molto incuriositi! Nell’intervista mi ha svelato quali saranno i nuovi trend, beh non ci sono per la verità nuovi trend ma con gusto si mixano stili ed elementi provenienti da epoche diverse. Il forte ritorno degli anni ’50 si amalgama con elementi moderni, in un mix di superfici lisce e profondamente materiche. Forse è proprio il “con gusto” il mood di questi tempi, aggiungo io. Elementi selezionati accuratamente nel mercatini accostati poi a quelli più moderni, ma con ricercatezza, con gusto, che siano poi complici nel creare il proprio nido come quello più accogliente e intimo. Un unico punto fermo però va fissato nella ricercatezza e qualità dei rivestimenti selezionati e nella progettazione degli spazi, elementi che caratterizzano e fissano le linee guida su cui poi andare a costruire lo stayling di un ambiente.
