Come già fatto in precedenza, prima di andare a scoprire ogni angolo di Maison & Objet, io e le mie colleghe WEBLOGers ci siamo domandate cosa ci saremo dovute aspettare da questo appuntamento; quali i trend 2017 da scovare e che percepivamo nell’aria già prima del nostro arrivo.

Era questa edizione, di una delle esposizione più apprezzate, la prosecuzione di quanto visto a Cersaie? Ovvero un ritorno agli stilemi degli anni ’50 e ad un jungle style onnipresente?
Apparentemente sì!

La sensazione, appena attraversati i primi padiglioni, è stata proprio questa.
Niente di nuovo quindi?! E invece sì..

Nelle varie proposte presentate, durante questi giorni parigini, dalle vari aziende di settore, ho letto mood anni ’50 sì, senza dubbio, ma estremizzati accentuandone le connotazioni più raffinate ed intellettuali. Anni ’50 che si intersecano con stilemi degli anni ’30 o orientaleggianti e tropicali quasi da Victorian age.

Carlotta di unrogetto.com mi ha fatto presto notare come in quanto esposto lei percepisse leggerezza e impalpabilità, caratteristiche queste per certi versi non appartenenti ai Fifties. Specificità che invece si possono certamente leggere, da un lato, nella “morbidezza” delle forme tondeggianti anni ’50, ma anche nell’impalpabilità data da una così vasta commistione di dettagli che in realtà meglio rispecchiano altre epoche o culture.

Partiamo dai colori.

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I colori pastello non sono stucchevoli come i sorbetto tipici dei Fifties. Nella loro anima desaturati (nell’immagine qui sopra trovate creazioni Ferm Living ) coprono l’intera gamma dei verdi, dal menta/salvia al verde muschio, il rosa (super protagonista in questo 2017), il bordeaux, il terracotta, il senape e il blu (grande new entry 2017).
E il rigore del bianco e del nero (proprio degli interni scandinavi) è stato abbandonato?
No, no! Presentissimi, assieme all’immancabile greige e alla tavolozza sopra citata, vanno a creare una palette colori che trova rifacimenti per certi versi agli anni ’30 . Penso ad esempio alle colorazioni usate da Le Corbusier in alcune sue architetture, come Villa La Roche o Une Petite Maison, in cui la morbidezza del verde, del terracotta e del senape viene posta in contrasto al rigore del bianco e del nero, trovando una sapiente espressione.

E per quanto riguarda le forme?

Anche in questo caso i trend 2017 non seguono un’unica strada! Da un lato abbiamo la morbidezza delle forme tondeggianti degli anni ’50,  espressa ad esempio nella struttura degli specchi non più rettangolari ma rotondi, oppure nei sistemi di illuminazione con paralumi sferici. Dall’altro il rigore delle linee sottili e geometriche tradotte in supporti e profili tendenzialmente in metallo nero.

lampade-plissè
Moda da passerella come interior design, ed è così che il plissè (l’immagine che vedete qui sopra ritrae una creazione Molo) trasla dalle forme morbide delle gonne al polpaccio per approdare agli accessori di design domestico come decorazione ad esempio di paralumi.

Pattern e texture

I pattern geometrici esplodono in macro decori nel tessile, ma anche motivi figurati di paesaggi di fantasia, spesso orientali e tropical, cineserie e miniature zen.

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L’oriente ma anche i tropici più che mai espressi in foliage lussureggianti. Fiori ingigantiti a formare pattern over size con accenti coloratissimi.

(Le immagini che vedete sopra e sotto rappresentano le creazioni di Brochier)

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Ph.: Davide Buscaglia

Per quanto riguarda i tessili per l’outdoor, troviamo trame lavorate attraverso la tecnica jacquard così sofisticate da stare bene anche in salotto.

Materiali

Sembra finita l’era dei legni chiarissimi nordic style, via libera invece ad essenze più calde dai toni del miele fino ad arrivare a quelle più scure ed intense come il noce canaletto. (Nella foto a seguire trovate prodotti Woud)

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Si è assistito inoltre alla riscoperta del vetro come trend 2017 a valorizzare accessori ma soprattutto sistemi di illuminazione. Ma attenzione, non è semplice vetro! Ovviamente seguendo i dettami filo anni ’50 (a tratti anni ’30) è proposto nella veste lattiginosa ed impalpabile del vetro opalino, come richiamo agli anni ’30 delle vetrate del padiglione di Barcellona del Maestro Mies Van Der Rohe, ma anche dei più comuni sistemi di illuminazione sferici tipicamente anni ’50.

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Non solo vetro opalino, l’impalpabilità letta da Carlotta si esprime anche nell’effetto fumè di paralumi e supporti in vetro. (L’immagine sopra ritrae le creazione di Brokis, mentre sotto di Bomma)

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Tramontata la moda del bronzo e dell’oro rosato, i veri protagonisti sono il raffinato bronzo, in cui leggere la morbida stabilità degli anni ’50, e le finiture in metallo nero ed antracite applicate a forme razionali e geometriche più proprie della ricerca della purezza della forma degli anni ’30. (L’immagine sotto rappresenta prodotti Ex.t)

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Sempre in tema impalpabilità e morbidezza troviamo lini e cotoni lavorati con tale sapiente maestria da renderli leggeri come carta di riso, e a contrasto si pone la sontuosità del velluto dalle colorazioni decise ed intense (trend 2017). (Sotto trovate un sistema d’illuminazione Kalmar)

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Ammetto che non è stato facile redigere questo post ed arrivare fino alla fine con le idee chiare e nitide su quanto visto, ma soprattutto senza farsi sfuggire i vari dettagli in cui sono state modulate le tendenze di quest’anno. Quello che è certo è che i trend 2017 sono tremendamente nelle mie corde, sarà un progettare/raccontare!
Chissà se invece quale è stata l’impressione delle mie colleghe di viaggio?!
Trovate i loro post nei link qui sotto:

design-outfit.it ->  Parigi, il cielo in una stanza: Maison et Objet gennaio 2017

unprogetto.com -> INTERIOR TREND | BLACK LINES | MAISON&OBJET 2017

italianbark.com -> Pink interior trend Maison & Objet 2017