Diario di viaggio: 2 maggio | il tour della Toscana continua attraverso la Valle del Chianti e la Val di Chiana.

Ore 7.00, dopo una rigenerante dormita, ci si sveglia operativi (o quasi…) pronti per affrontare il nostro secondo giorno di tour…ma non senza una buona colazione!

Ci si dirige verso l’accogliente sala colazioni dell’Hotel Agriturismo Casafrassi dove siamo accolti da una vasta varietà di opzioni dolci e salate, ma soprattutto ci permette di godere già di prima mattina di uno splendido panorama verso la terrazza circondata dai glicini rampicanti. Tanto poetica come vista, eh!

Ore 8.45, cielo coperto ma la giornata è indubbiamente meno ventosa rispetto alla precedente.
Uno sguardo alla cartina, qualche foto a questa splendida location e si parte.

*Qui sotto vi ho inserito l’itinerario di questa tappa.

Ammetto che scendendo attraverso la tenuta dell’Agriturismo ho tanto sperato di reincontrare gli splendidi cavalli che ci avevano accolti la sera prima, di cui potete leggere qui, magari per un saluto e una foto…ma niente.

Prima tappa: Castellina in Chianti.

Per raggiungerla da Casafrassi abbiamo percorso la SR 222 tornando indietro rispetto al nostro itinerario per qualche chilometro.
Come già detto, la SR222 è una delle strade più pittoresche del Chianti ed è piuttosto tortuosa, per cui ottima per chi come noi ha deciso di percorrerla in moto!
Castellina assieme a Radda in  Chianti, che visiteremo subito dopo, sono due importanti centri per la produzione del vino ed entrambe hanno una piacevole zona centrale.

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Il centro di Castellina è davvero carino. Le cantine produttrici di ottimo Chianti, in cui poter degustare calici di vino, si susseguono con una certa cadenza, così come localini dove poter pranzare o cenare. Davvero tanto suggestivi e romantici quelli sotto le volte delle mura.

Con il senno di poi, mi sarebbe davvero piaciuto alloggiare in questa cittadina per godermela durante le ore serali, ma non è stato possibile. Infatti, come è anche giusto che sia, il centro del borgo è pedonale e ovviamente non vi era la possibilità di trovare un alloggio nella zona centrale in cui poter posteggiare la moto a breve distanza o in un posteggio privato. Questo “problema” ci si è presentato per tutto il tour, portandoci a prediligere nella maggior parte dei casi alloggi al di fuori dei borghi.

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Salutata Castellina proseguiamo per la SR429 per raggiungere Radda in Chianti.
Anche qui le cantine, vinerie, osterie si susseguono offrendo degustazioni degli ottimi piatti locali e vini. Grande terra di tentazioni la Toscana!
Ma noi siamo solo a meta mattina e per quanto allettanti siano questi localini un calice di vino non ci sta proprio, optiamo per un fresco gelato.
Come per Castellina anche a Radda il borgo e pedonale per cui se viaggiate in moto e cercate un alloggio fate le vostre valutazioni.

Una cosa che mi colpisce è la presenza di molti riferimenti al ciclismo, come negozi dedicati e manifesti affissi un po’ ovunque. Ed in effetti questa è terra per splendidi itinerari ciclo turistici! A tal proposito ricordo che amici appassionati di questo sport mi parlarono dell’Eroica (da cui a Padova fecero derivare la Ciclopica). Ma cos’è? L’Eroica è nata per amore verso quel ciclismo che fece scrivere un bel po’ di storia e tanta letteratura italiana, con l’intento di ricercare le radici autentiche di uno sport bellissimo, con una grande anima popolare, nonché per riscoprire la bellezza della fatica ed il gusto dell’impresa. Inoltre, L’Eroica è una Fondazione il cui scopo è la salvaguardia del patrimonio di strade bianche della Toscana. Da queste concezioni romanticamente attuali è scaturita l’idea della Manifestazione ciclistica nata nel 1997. Oggi l’Eroica è un esempio di valorizzazione del Patrimonio ambientale, di Stile di Vita Sostenibile, di ciclismo pulito che guardando al passato indica il futuro: lo testimoniano i numeri di un successo dovuto alla passione dei suoi organizzatori e ideatori.

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Da Radda in Chianti riprendiamo il nostro tour percorrendo la tortuosa SR 222 che ci permette di attraversare le verdissime colline del Chianti, costeggiare Siena fino ad Asciano dove ci aspetta la nostra pausa pranzo. Giusto due passi per attraversare il centro storico, di cui la conformazione attuale è di origine medievale, e individuiamo un bar che fa al caso nostro. Un tagliere di salumi locali e un’insalata mista e ci godiamo la pace di questo borgo, ma soprattutto i racconti dei ciclisti, fermi come noi a ristorarsi, che hanno cercato di percorrere uno degli itinerari segnalati dall’Eroica. Li stimo ma non li invidio…..la giornata, che era inizialmente coperta, ora si è aperta completamente con un sole bello carico che fa invidia alle giornate di luglio. Loro, i ciclisti, molto provati da questo, noi discretamente d’altra parte, per quel che ci riguarda, è impensabile viaggiare in moto non attrezzati adeguatamente e si sà che, per quanto ben pensati siano, gli indumenti motociclistici non sono proprio “freschi”….resta comunque un piccolo sacrificio accettabile.

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Riposati e rigenerati ci rimettiamo in cammino, salutiamo la Valle del Chianti ed entriamo nella Val di Chiana, prossima tappa Castiglion Fiorentino.
Situato sulla sommità di un colle dominato dall’alta Torre del Cassero guarda la Val di Chio, il Preappennino e la Val di Chiana, così come la vicina Cortona. Entrati attraverso la Porta Fiorentina e percorso il viale principale, abbiamo raggiunto la Piazza del Municipio dove il Loggiato Vasariano ci ha accolto maestoso e circondato da profumatissimi fiori che in quei giorni adornano il borgo rendendolo ancora più accogliente. Sopra domina il Palazzo Pretorio che si raggiunge percorrendo una camminamento gradinato e tortuoso, ma garantisco che la salita merita lo sforzo (noi l’abbiamo fatto vestiti da moto…non nella maniera certamente più comoda..). Un bel prato verde, a destra la Torre del Cassero e sul fondo un affaccio sulle infinite e coloratissime valli circostanti.

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Un breve sosta gelato e si riparte, ma questa volta il tragitto è breve, infatti Cortona si trova a pochi chilometri da qui.

Siamo verso la fine della nostra seconda giornata di tour e decidiamo di recarci direttamente nella struttura che ci ospiterà per la notte, per darci una rinfrescata e poter visitare Cortona con un abbigliamento più leggero.

Come detto in precedenza abbiamo preferito optare per una soluzione che ci permettesse di tenere la moto vicino alla struttura dove avremmo alloggiato. Nel ricercare qualcosa che facesse al caso nostro abbiamo ricercato inoltre una struttura che comunque non distasse troppo dal centro di Cortona che desideravamo visitare la sera e in cui cenare. Solo alcune strutture rispecchiavano tutte le nostre richieste e alla fine la nostra scelta è ricaduta sul Resort Seven, alle porte di Cortona.
Vi dirò….appena arrivati eravamo un po’ dubbiosi, nel senso che esternamente appariva tutto un po’ in “work in progress” come dire, ma una volta entrati in possesso della nostra camera ne siamo rimasti soddisfatti! Camera davvero molto spaziosa, curata nell’arredamento e pulita (così come il bagno), prevedeva sia la climatizzazione che il riscaldamento, e inoltre un angolo cottura, l’ideale quindi come punto di riferimento per una vacanza più lunga.

La nostra serata è stata tutta dedicata alla scoperta di Cortona!

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Un video pubblicato da MaisonLab | Elisabetta (@maisonlab) in data:

Cortona è una piccola e affascinante cittadina di origine etrusca in cima ad una collina, con mura antiche cinte di olivi e vigneti. Perdetevi tra le sue vie, è stupenda! Godetevi il panorama che si vede dal belvedere, bello di giorno e romantico la sera!

Per la cena, tantissimi i ristoranti e osterie anche in questo borgo. Il consiglio che vi do è quello di prenotare per tempo perchè difficilmente troverete posto altrimenti….come è successo a noi. Alla fine dopo tanto girare, anche se non era stata la nostra prima scelta, la “Bottega dell’Oste” ci ha fatto comunque sapientemente apprezzare le qualità enogastronomiche locali! Io ho iniziato con un antipasto di pecorino di Pienza accompagnato dal miele di Cortona, che vedete nella foto qui sotto…slurp!

ps: davvero carini gli interni della taverna “Il Gozzoviglio”.

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La nostra seconda giornata è stata veramente intensa, ci corichiamo contentissimi e soddisfatti della stupenda esperienza che stiamo vivendo e con mille immagini di vallate incantante che scorrono davanti agli occhi.
Il giorno dopo prevederà una tappa più contenuta che ci porterà in Val d’Orcia….ma ve lo racconterò nel prossimo post!

Tutte le foto di questa tappa le potete trovare cliccando qui.