Se chiudessi ora gli occhi le immagini che popolerebbero la mia mente riguarderebbero senza dubbio verdi colline che come soffici coperte si stendono all’infinito e che nei giorni scorsi hanno accompagnato il mio girovagare in terra toscana. A guardare bene non sarebbero sole ma a caricarle di mille altre sfaccettature troverei il rosso dei papaveri, i colori intensi della terra, il dolce profumo di fiori appena sbocciati, i volti di quei “toscanacci”, a volte un po’ bizzarri, incrociati nel mio cammino sempre pronti a dare un buon consiglio, a strappare un sorriso con la schiettezza tipica toscana, a raccontare con orgoglio e fierezza di storie e leggende delle loro terre, ma anche scoiattoli che giocano sugli alberi, splendidi cavalli dal manto lucido e dalla maestosa eleganza, cerbiatti che ti scrutano sul ciglio della strada, il rumore del vino versato in un calice che subito ti avvolge i sensi con il suo intenso profumo e gusto, mura che sanno di storia, architetture inaspettate, e poi la pace, il silenzio, la lentezza di gesti semplici che ti fanno assaporare la vita. Non era la prima volta che attraversavo la Toscana, semplici toccate e fuga le precedenti, ma ora ho veramente capito del perchè sia tanto amata e apprezzata nel modo!
“Come mai l’Italia? Come mai proprio la Toscana?” chiedo a Patricia che dal Sud America si è trasferita qui ed ha aperto il suo B&B, e lei con gli occhi che brillano risponde: “Per la cultura, la storia, il buon cibo ma soprattutto perchè per me qui è un po’ come se si fosse fermato il tempo a cinquanta anni fa, con quei valori di una volta, di fratellanza e di aiuto reciproco. La mia vera famiglia è lontana ma io qui mi sento in famiglia. Ho ritrovato una mamma nella signora Anna, con cui ogni domenica vado a fare la pasta, mi sta insegnando a fare gli gnocchi.“
Inge, tedesca di origine ma che vive in Toscana da tanti anni ormai, alla mia domanda sorride e dice: “Ho trovato l’amore!“.
Situazioni forse che rischiano di cadere nei classici stereotipi di chi straniero viene in Italia ma in un periodo notoriamente difficile, come quello che stiamo attraversando, sentire queste storie e vedere le emozioni di queste persone nel raccontarmele mi hanno in qualche modo risollevata….”forse” alla fine, se pur tanto bistrattata, l’Italia ancora tanto male non è….forse dovremmo veramente imparare ad apprezzarla di più, a valorizzarla di più!
#maisonlabtoscana chiamarlo tour sarebbe riduttivo, per me è stato come vivere un sogno!
Racconterò giorno per giorno le tappe di questo tour raccogliendole in singoli post che potrete trovare cliccando qui.
Ma ecco qualche numero di #maisonlabtoscana:
★ destinazione ☛ Toscana
★ numero valli attraversate ☛ 5 (Valle del Chianti, Val di Chiana, Val d’Orcia, Val d’Elsa, Garfagnana)
★ numero di borghi/luoghi di interesse architettonico e culturale visitati ☛ 20
★ durata ☛ 8 giorni (dal 1 all’8 maggio 2015)
★ km totali percorsi ☛ 1.492,6 Km
★ numero partecipanti ☛ due
★ mezzo ☛ moto
★ numero di sponsor dell’iniziativa ☛ 4
★ numero di calici di Chianti/Brunello degustati ☛ ….emmm… 😀
★ numero di prelibatezze culinarie degustate ☛ ………..emmm………. 😀
Un grazie speciale va ai partner e sponsor dell’iniziativa, di cui vi racconterò più approfonditamente nei prossimi post:
Hotel Posta Marcucci, Castello Banfi il Borgo, Agriturismo Mormoraia, Villa Bertagni.
Per l’aiuto e per essermi stati indispensabili nella pianificazione del tour ringrazio:
Turismo.intoscana.it, Terresiena.it, Arezzointuscany.it, Sangimignano.com,
Monteriggioniturismo.it, Garfagnanabikers.it, Silvia di Trippando.it, Turistipercaso.it, Trivago.it, Tripadvisor.it.
“Partner tecnici”: Yamaha Italia e FazerItalia.it, il primo perchè senza la nostra Yamaha Fz6 Fazer S2 non ci sarebbe proprio stato questo tour, il secondo per averci insegnato nel tempo l’amore per il mototurismo, il rispetto per la strada e per i suoi fruitori.