Se da un lato a Cersaie 2017 si è visto il grande ritorno del lusso, con rivestimenti e pavimentazioni dal peso scenico del marmo, come contro altare troviamo il sapore di casa e domestico interpretato da piastrelle effetto cerato e rivestimenti effetto 3D dal tocco delicato e non eccessivamente invadente.
Piastrelle effetto cerato che a modo loro raccontano di un vissuto e dell’usura del tempo. Tra queste PATINA di Ragno che, con la sua palette di sei colori, alterna nuance neutre ad accenti più decisi come il rosso Marsala. L’effetto cerato in questo caso reinterpreta, in base al colore, il metallo nei suoi riflessi cangianti, la resina usurata o il cotto levigato dal passaggio del tempo. Le piastrelle effetto cerato, applicabili sia a pavimento e che a rivestimento, grazie a questo loro particolare aspetto vissuto risultano a mio avviso ideali anche nelle situazioni in cui si voglia dare continuità tra interno ed outdoor. E’ presente infatti nella collezione lo spessore 20 mm che permette a Patina di essere posata in outdoor a secco su ghiaia, erba, sabbia e per l’utilizzo in pavimentazioni carrabili.
E’ una soluzione, quella delle piastrelle effetto cerato, che mi ha colpito immediatamente a Cersaie, rievocandomi ricordi di ambientazioni avvolgenti e a me familiari. Un effetto che gioca tutto sul vissuto e che proprio per questo a primo impatto potrebbe apparire scontato, tutt’altro! Le nuance ricche di sfumature delicate lo rendono trasversale ai diversi stili ed eventuali altri materiali a cui viene abbinato.
Non solo effetto cerato ma a Cersaie 2017 si sono visti anche rivestimenti effetto 3D che, con delicatezza, rendono vibrante l’effetto scenico a parete . Rivestimenti effetto 3D che, come delle “carte da parati in ceramica“, ridisegnano le geometrie di pieni e vuoti dei pizzi. E’ il caso questo della collezione TACTILE di Ragno in cui una sofisticata ricerca su texture effetto resina dai toni neutri e naturali evolve fino alla tridimensionalità dell’effetto pizzo, ispirato alla tecnica della “goffratura” che imprime il motivo decorativo sulla materia creando le caratteristiche imperfezioni.
Si può parlare ormai di “ceramica da parati” che, grazie alle prestazioni tecnologiche del gres, permette ad un effetto tessuto di entrare in ambienti in cui qualche accortezza in più è necessaria, come ad esempio il bagno.
Pensiamo ad esempio alla decorazione “Jaquard” della collezione Ritual di Ragno in cui si reinterpretano in modo contemporaneo gli stilemi tipici degli elementi Barocchi. Oppure la “dec Cross” della medesima collezione, realizzata con tecnica digitale, è un modulo componibile che si ispira a motivi ornamentali geometrici, utilizzabile a tutta parete o per comporre quinte decorative.
Una trama materica che poeticamente potrebbe ricordare i filati in lana ma in cui invece vi è un’interpretazione inedita di una materia naturale e classica per eccellenza come la pietra. Quest’ultima è “Microcut”, declinazione della collezione Ritual con effetti tridimensionali e microstrutture ispirate alla lavorazione manuale a scalpello propria di questa tipologia di materiale.
L’evoluzione dei rivestimenti tridimensionali ha preso nel corso degli ultimi anni un andamento davvero raffinato e delicato, entrando ad agire in punta dei piedi sulle pareti e regalando loro un dinamismo senza eccessi. Ed è proprio per questo che a mio avviso risultano finalmente bilanciate e semplici da accostare ad altre tipologie di rivestimenti.