Le piastrelle marocchine sono un rivestimento, a pavimento o a parete, di enorme fascino. Con il loro mood esotico ed artigianale, risultano trasversali alle mode del momento e ben si inseriscono nei vari ambienti della casa.
Denominate con il nome di Zellige o Zilij, le piastrelle marocchine originali sono fabbricate artigianalmente con argilla naturale grezza. Dopo la fase di cottura a forno, la lavorazione prevede l’applicazione sulla superficie di uno strato di smalto vetrato in molteplici tonalità. Caratteristica principale dello Zellige è la sua superficie irregolare con variazioni di tonalità, brillantezza, trasparenza e profondità per quanto riguarda lo smalto.
E’ da dire che il tema delle piastrelle marocchine va ad inserirsi proprio a cavallo tra due, se non tre, dei trend protagonisti del 2020.
Il primo dei quali è quello del viaggio che ci porta a ricreare negli ambienti domestici, attraverso dettagli dallo stile mediterraneo o esotico, la sensazione piacevole di posti che abbiamo visitato e di situazioni rilassanti. Nel caso delle piastrelle marocchine questo trend viene espresso appieno proprio data la loro caratteristica colorazione smaltata vibrante.
Il secondo riguarda le forme organiche e le linee geometriche imperfette, che identificano il desiderio si sentirci liberi nei confronti dell’idea di perfezione. Ed è proprio l’irregolarità della superficie tra gli elementi chiave a caratterizzare le Zellige.
Il terzo trend 2020 è l’handmade, dove introdurre oggetti fatti a mano danno carattere e rendono unico l’ambiente domestico. Nel caso delle piastrelle marocchine l’irregolarità della superficie è determinata proprio dal fatto che sono realizzate a mano, per cui uniche.
Nella selezione delle 10 aziende, che trovate a seguire, ho indicato nella parte iniziale le proposte realizzate a mano, per proseguire con proposte di produzione industriale ma di altrettanta bellezza.
1.Le Zellige di Mosaic Factory vengono prodotte artigianalmente con argilla naturale grezza proveniente dalla regione di Fez in Marocco. L’azienda ha sede a Tanger e possiede un team composto da circa un centinaio di artigiani specializzati – Mellems- per la fabbricazione di Zellige.
2. Ateliers Zelij è una realtà con base Tolosa, ma di origine marocchina, specializzata nella produzione di superfici fatte a mano, come le zellige e le piastrelle in cemento in vari formati e colorazioni.
3. Cersasarda I cotti fatti a mano sono veri e propri manufatti in terracotta, in cui l’artigianalità e l’autenticità della materia ceramica esprimono tutta la loro forza seducente. Un importante supporto in terra rossa di quasi 2 cm di spessore, accoglie smalti trasparenti e lucenti ottenuti con le antichissime tecniche ceramiche dell’ingobbio e delle cristalline; ogni pezzo è unico così da creare superfici di rara bellezza ceramica. I piccoli formati, in particolare il triangolo e il rombo, contribuiscono a rendere ancora più esclusiva questa collezione. Con i suoi colori radiosi e scintillanti e le 2 tipologie di finitura -cerato e smaltato- questa collezione evoca il Sud e i contrasti delle le isole dove la lucentezza specchiante dell’acqua si scontra con la solida e confortevole opacità della terra.
4. Cottovietri nasce nel 1979 nell’antico borgo di Cava de’ Tirreni, a pochi km dalla Costiera Amalfitana, artefice di un nuovo modo di interpretare il “cotto fatto a mano”. Non solo la finitura naturale nei tradizionali formati, ma anche un ampia gamma di forme formati e soprattutto smalti, alcuni dei quali resteranno nella storia delle nostre produzioni, come ad esempio il “bianco vietri”.
5. La tradizione nordafricana incontra la ceramica industriale. Le piastrelle effetto artigianale della linea Marazzi Crogiolo Zellige presentano 12 tonalità con finitura lux e visibili passaggi di gradazione. La posa random crea un effetto blend dalla forte vibrazione. Il formato è 10×10.
Variazioni cromatiche e grafiche creano giochi di luce che fanno vibrare gli spazi. Marazzi Crogiolo Lume introduce un nuovo formato, il 6×24, dall’appeal decisamente contemporaneo e superfici lucidissime, imperfette, in sei tonalità, White, Black, Green, Blue, Musk e Greige
6. 41zero42 Hops Un alternarsi di toni, superfici e consistenze creano un’amalgama uniforme e coesa. 3 nuance di bianchi, grigi e neri, colori acromatici che accostati creano sfumature inattese con una propria dimensione, un proprio equilibrio e un proprio linguaggio. Monocottura da rivestimento: opaca corposa, lucida fluida. Due superfici differenti per esplorare ed interpretare una visione comune: il tempo che lascia segni e impronte sulla propria pelle, un passato tutto da riscoprire.
7. I rivestimenti in pasta bianca ABK Crossroad Brick ad effetto maiolicato, nel formato 7,5 x 30 cm, permettono di impreziosire gli spazi attraverso diverse soluzioni di posa. I Brick, caratterizzati da una superficie strutturata e dal bordo sagomato, esaltano la matericità e la ricchezza dello smalto lucido, creando un interessante contrasto con le superfici opache di Chalk e Wood. I contrasti possono essere anche cromatici grazie alle 8 colorazioni disponibili che ripropongono i cinque toni neutri della gamma Chalk (White, Coal, Sand, Grey e Smoke) aggiungendo tre colori di tendenza (Blue, Sage e Clay).
8. Cir Materia Prima che con la varietà di formati, tagli e colorazioni riesce a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza.
9. Fap Ceramiche Manhattan è un rivestimento mattoncini capace di donare un effetto vissuto ma al contempo estremamente contemporaneo, grazie alla scelta del tradizionale formato cm. 10×30, reso attuale dalla superficie irregolare lucida. Una finitura dal sapore artigianale, che si esalta nella sofisticata gamma cromatica sviluppata su nove diverse tonalità.
10. Materia è la nuova collezione di ceramiche in gres smaltato di Ceramica Vogue nel formato 10×20 cm proposta in 8 varianti di colore nella finitura lucida e di queste 4 anche in finitura opaca. La struttura della superficie, interagendo con la luce, crea una vibrazione luminosa in grado di “muovere” le pareti su cui è applicata relazionandosi con lo spazio. Materia può evocare, per il carattere delle sue strutture e delle sue cromie, epoche passate adattandosi perfettamente ad ambienti classici cosi come essere anche espressione di linguaggi più contemporanei.