Quello delle barriere architettoniche è un tema che non si affronta molto spesso, ma con cui le persone con disabilità si trovano tutt’ora a fare i conti. Io stessa, se pur affrontandolo nel mio quotidiano da progettista, per la prima volta ne parlo qui tra le righe del mio blog, nella speranza anche di informare ma soprattutto sensibilizzare sull’argomento.
Ad aiutarmi nell’approfondire come progettare un bagno per disabili viene in mio soccorso GSI Ceramica, azienda italiana produttrice di ceramica sanitaria, che ho avuto piacevolmente modo di conoscere di recente. GSI sorge nel distretto produttivo di Civita Castellana, in un territorio ricco di storia, culla dell’antichissima civiltà falisca, e dove la produzione ceramica trova lontanissime origini.
GSI è un’azienda all’avanguardia che – come vedremo nel corso del post -, disponendo della tecnologia produttiva più avanzata oggi disponibile nel settore ceramico, sviluppa sanitari dalla particolare attenzione alla funzionalità ed all’igiene senza trascurare ovviamente il design.
Come progettare un bagno per disabili?
Il bagno per disabili deve inevitabilmente rispettare delle caratteristiche tecniche per risultare funzionale a fruitori con disabilità. Questo nel progetto, a mio avviso, spesso si traduce nel creare ambienti che ben rispettano le normative di legge ma che esteticamente risultano asettici e non accoglienti.
Ammetto che io stessa, nella prima stesura di questo post, sono partita con il ripercorre la normativa e gli aspetti tecnici che la progettazione di un bagno per disabili deve rispettare, che comunque vi metto nella coda di questa riflessione, ma poi ho realizzato che non poteva ridursi solo a questo.
Se fosse un bagno di design, ma che anche rispetti determinati aspetti tecnici che lo rendano adatto alla fruizione di disabili, non sarebbe meglio?
Nel mio cercare quotidianamente di stimolarvi con “il bello” che ci può essere nelle varie soluzioni d’interni e di design, mi chiedo dunque quali siano i termini per rendere accogliente, esteticamente piacevole, un ambiente necessariamente funzionale.
Proprio a tal proposito Gsi Ceramica propone la collezione Community pensata per l’ambiente bagno nel settore residenziale privato/collettivo e clinico-ospedaliero.
Si tratta di una collezione di sanitari che garantisce comfort e sicurezza offrendo delle soluzioni particolari sia in termini di design che dal punto di vista delle possibilità di impiego.
Community prevede una linea di prodotti per un’utenza con una ridotta capacità motoria e sensoriale, nello specifico: il lavabo 70×60 è indicato in tutte le situazioni che richiedono alta usabilità e accessibilità , e può abbinarsi al wc 70×37 sospeso della stessa famiglia dotato di un copriwater, nella versione solo anello, che è antibatterico e prevede una cerniera continua in acciaio inox con gommini di stabilizzazione per aumentare il livello di comfort.
Wc antibatterico sospeso è dotato di sistema di scarico Swirlflush che, grazie all’assenza di brida (la tradizionale bordatura), direziona l’acqua sulle superfici ceramiche in maniera uniforme, assicurando una pulizia ottimale e migliorando le performance di scarico.
Per quanto riguarda l’igiene, il lavabo ed il wc sono lavorati con lo speciale smalto Extraglaze Antibacterial, una speciale formula arricchita con ioni di Argento e Titanio che assicura un’azione antibatterica certificata ISO 22196.
Questo smalto è testato e certificato per una protezione antibatterica assicurata al 99,99%, protegge dal calcare e conserva la brillantezza originaria della ceramica più a lungo. In fase di produzione GSI Ceramica adotta un ulteriore accortezza in più per quanto riguarda l’igiene: tutte le parti a contatto con l’acqua vengono smaltate, quindi anche lo scarico. Inoltre la speciale azione antibatterica consente una pulizia più facile e rapida per l’igiene ordinaria.
Un occhio lo si rivolge anche all’ambiente in quanto la levigatezza delle superfici rende necessaria una minor quantità di prodotti per la pulizia.
La normativa di riferimento
Come anticipato prima, nel progettare un bagno per disabili non si pro trascurare determinati aspetti tecnici e normative. Le principali norme sono:
- la legge 13/89 per l’abbattimento delle barriere architettoniche
- il dpr 503/96 per gli edifici pubblici
Nello specifico la normativa non richiede un bagno ad uso esclusivo delle persone con disabilità, ma un bagno utilizzabile “anche” da chi ha maggiori difficoltà o particolari esigenze. Ove possibile, e dove è prevista la divisione per sessi, è bene che ce ne sia uno accessibile sia per gli uomini che per le donne.
Dimensioni e caratteristiche
Un bagno per disabili deve avere dimensioni minime 180×180 cm. La conformazione del bagno più funzionale, e rispondente alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche nei locali pubblici, è quello a pianta quadrata o comunque non allungata.
Ad esempio un bagno dallo sviluppo di circa 200×200 cm permette il posizionamento di tutti i servizi igienici di un normale locale bagno quali: vasca, lavandino, bidet, wc, con la possibilità di movimento completo di un fruitore con disabilità.
Per un bagno con sviluppo a pianta regolare è indispensabile che i servizi siano distanziati tra loro in maniera opportuna, di circa 80 cm quando posti l’uno dinanzi all’altro.
Gli elementi necessari
Gli elementi necessari per un bagno per disabili sono:
- WC per diversamente abili: deve essere posto nella parte opposta all’accesso; l’asse della tazza deve essere posto ad una distanza minima di 140 cm dalla parete laterale sinistra e ad una distanza minima di 40 cm dalla parete laterale destra.
- Lavabo per diversamente abili: deve essere posto preferibilmente nella parete opposta a quella cui è fissata la tazza WC lateralmente all’accesso. Il piano lavabo deve essere posto ad un’altezza di 80 cm dal pavimento. Il lavabo deve essere del tipo a mensola. Le tubazioni di carico e scarico dell’acqua devono essere sotto traccia per evitare ingombri sotto il lavabo. La rubinetteria deve avere il comando a leva.
- Corrimano orizzontale: il locale deve essere provvisto di un corrimano orizzontale continuo fissato lungo l’intero perimetro del locale (escluso lo spazio interessato dal lavabo e dalla porta). Il corrimano deve essere fissato all’altezza di 80 cm dal pavimento e ad una distanza di 5 cm dalla parete.
- Corrimano verticale: il primo deve essere posto, a sinistra (per chi entra) della tazza WC ad una distanza dall’asse di 40 cm e dalla parete posteriore di 15 cm; il secondo, deve essere posto a destra (per chi entra) della tazza WC a 30 cm dal bordo anteriore della tazza e di 15 cm dalla parete laterale destra.
- Specchio reclinabile: posto sopra il lavabo in una zona compresa tra 90 cm e 170 cm d’altezza.
- Porta con corrimano: luce netta minima 85 cm, con apertura verso l’esterno.
- Segnaletica per diversamente abili.
Nel caso di edilizia residenziale nel progettare un bagno per disabili è da prevedere una doccia o vasca, preferendo la prima alla seconda. Per il lavaggio totale della persona si consiglia un’area doccia accessibile sia per la persona disabile, sia per due persone di cui una di assistenza. Inoltre per consentire l’accesso alla carrozzella ed evitare il rischio di inciampare l’area doccia deve essere pensata in continuità con la superficie del pavimento, eliminando il piatto doccia o con piatto doccia a filo pavimento come nella proposta 120×80 di GSI Ceramica che potete visionate nell’immagine qui sopra.