Quello dei rivesti decorativi in gres effetto 3D è senza dubbio un trend. Ma perchè ci piace così tanto la matericità? È solo una questione estetica?
Non è una novità che, in questi ultimi anni, i rivestimenti in gres si stiano spingendo ad indagare il campo degli effetti decorativi e del gres effetto 3D.
Non è più quindi una questione di selezione di nuance di tendenza, ma è un gres che lavora sulla matericità a tal punto ormai da sembrare tessuto, da sembrare una carta da parati.
In particolare, a Cersaie 2019 è stata la natura il tema principale su cui si è cimentato il gres con effetto decorativo. Una natura richiamata attraverso grafiche effetto jungle e motivi in rilievo, estremamente materici, 3D….tanto da desiderare di toccarli!
Ma perchè desideriamo così tanto toccarli? E perchè è proprio quello dei rivestimenti in gres effetto 3D uno dei trend maggiormente in voga?
Che porti ad una resa estetica affascinante non c’è dubbio! Ma è solo una scelta stilistica?
Non è ovviamente solo una questione stilistica ed estetica, ma vi è alla base anche una riflessione riguardante come l’elevato uso di dispositivi touch (smatphone, tablet, etc. ..) ci stia portando sempre più a cercare per i nostri interni finiture materiche, in rilievo e 3D quindi.
Questo tema ammetto che mi sta non poco affascinando! Ho scoperto ad esempio che Ikea, da sempre in prima linea nel proporre al proprio pubblico un approccio sempre nuovo e distante dai soliti schemi, si è interrogata su questo fronte. Marcus Engman, responsabile Ikea per la progettazione di nuovi prodotti, fa notare come le persone passino la maggior parte del loro tempo a “toccare schermi“. Una necessità irrinunciabile che può diventare noiosa, appiattendo le sensazioni tattili. Proprio per questo nelle abitazioni del futuro troveranno spazio tessuti strani e fortemente materici, progettati appositamente per contrastare l’effetto piatto dei touch screen.
Materiali capaci quindi di emozionare ricordandoci un senso sempre meno stimolato e al tempo stesso aggiungere valore agli oggetti della nostra quotidianità.
Soffermandoci in particolare sui rivestimenti effetto 3D, FAP ceramiche durante questo Cersaie 2019 ha dato libero sfogo alla natura decorativa dei suoi prodotti, proponendo interessanti nuove collezioni di gres porcellanato in pasta bianca che risultano più facili da posare e più leggere.
Come la collezione Nux di Fap ceramiche, la nuova linea in gres porcellanato in pasta bianca che, grazie alla versatilità del materiale ceramico, riproduce con grande fedeltà le venature della pietra offrendo interessanti sfaccettature 3D. Le peculiarità estetiche di Nux permettono a questa nuova collezione di uscire dall’ambiente bagno per inserirsi anche in ambienti come cucina o living.
Con la collezione Bloom, Fap ceramiche utilizza il gres in pasta bianca in un formato 80×160 cm che conferisce continuità visiva allo spazio e permette di esprimere una certa personalità, grazie alle sorprendenti grafiche che caratterizzano questa collezione.
Proprio perché ricavate in pasta bianca, le lastre 80×160 cm sono leggere, facili da tagliare e forare e, non meno importante, di facile movimentazione. Le ampie superfici permettono di valorizzare al meglio la bellezza delle lastre: con Bloom è possibile, infatti, realizzare pareti unite, per un effetto “carta da parati“, utilizzando tre diverse lastre, fino al soffitto, ad altezza standard di 240 cm.
