Come già vi avevo accennato qui, quest’anno in particolare è da registrare il ritorno dei pavimenti come una volta in cui la palladiana, il battuto veneziano, il terrazzo alla veneziana o seminato veneziano vengono riproposti attraverso un’interpretazione della materia frammentata.

E’ un ritorno che apprezzo enormemente, come a suo tempo apprezzai quello delle cementine, perchè mi riporta a quegli ambienti con una storia da raccontare, magari un po’ stropicciata ma con un vissuto che parla. Ambienti lussuosi di edifici storici in cui il seminato veneziano rivestiva le pavimentazioni dei grandi saloni che ospitavano nobili ed aristocratici d’ogni dove riuniti per banchetti e feste, ma anche ambienti più domestici dal ricordo caldo e vivo di un passato più vicino.

seminato veneziano

Pinch di Marazzi | Ph. Marazzi

seminato veneziano

Pinch di Marazzi | Ph. Marazzi

Granulati di marmo e di pietre dal diametro anche molto grande dunque a comporre per una pavimentazione classica che richiama il fascino del “terrazzo alla veneziana” o “seminato veneziano”. In Pinch di Marazzi questo viene fedelmente interpretato nei dettagli attraverso una collezione in gres porcellanato. I 5 colori in cui è proposta spaziano, dal bianco al nero passando per toni intermedi come il grigio e il beige, che ben si sposano con arredi classici dalle nuances scure (vi ricordo nell’arredamento il ritorno delle essenze lignee più calde e scure) ma anche con soluzioni minimal moderne. Ad assecondare le più svariate possibilità progettuali vanno a completare la collezione un’ampia scelta di mosaici lucidi e opachi.

seminato veneziano

Pinch di Marazzi | Ph. MaisonLab

E’ un pattern di materia che si scompone dunque e che diventa quasi impalpabile, come nel seminato veneziano, oppure estremizzato come in texture che richiamano la pavimentazione palladiana. Frammenti di materia che vanno a coinvolgere anche le geometrie dei formati e di posa in cui l’esagona viene ora strecciata aprendo così un nuovo e più fantasioso scenario negli incastri di posa. Un rivestimento in gres che scorre e con il suo grande formato dal pavimento va rivestire ogni cosa, come piani di lavoro in cucina o ad impreziosire elementi più tecnici nella stanza da bagno, permettendo una continuità stilistica incredibile! Un rivestimento in gres che si pavoneggia con la “carta da parati” e la reinterpreta diventando esso stesso una “ceramica da parati”. Gli effetti tridimensionali vengono così affinati proponendo geometrie prospettiche, non necessariamente a rilievo.

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Ceppo di Gré di Marazzi | Ph. Davide Buscaglia

E’ il caso della collezione Ceppo di Gré di Marazzi che reinterpreta in gres fedelmente l’eleganza e la bellezza della roccia sedimentaria ornamentale di colore grigio-azzurro tipica dell’architettura milanese e lombarda.  In Ceppo di Gré troviamo i dettagli della superficie tipica di questa pietra caratterizzata dalla presenza di “ciottoli” grandi e molto evidenti.

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Ceppo di Gré di Marazzi | Ph. MaisonLab

La collezione è declinata in quattro tonalità, due fredde molto vicine al colore della pietra di ispirazione e 2 calde che ne sono invece una nuova rilettura.
Ad ampliare la collezione anche un mosaico 3D esagonale composto da 3 pezzi “romboidali” che conferisce una connotazione maggiormente decorativa.

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Ceppo di Gré di Marazzi | Ph. Davide Buscaglia