Prima di parlare dello stile botanico è necessario fare un passo indietro, per comprenderne la derivazione, analizzando l’origine della decorazione degli interni e alla nascita della carta da parati.
Il desiderio misto a necessità di decorare le pareti accompagna gli interni delle abitazioni delle classi più agiate fin dai tempi più antichi. Soprattutto la borghesia e la nobiltà era solita decorare le pareti di casa con tendaggi, stucchi, affreschi, rivestimenti in legno o in cuoio. A partire dal medioevo, nelle più importanti corti d’Europa, si diffuse la tradizione araba degli arazzi, particolari tappeti da appendere a parete. Si può quindi individuare nell’arazzo il parente più prossimo della carta da parati.
Ma fu verso il XII secolo, periodo in cui si iniziò ad importare la carta dalla Cina, che in Europa nacque l’usanza di dipingerla (inizialmente a mano poi, dopo la rivoluzione industriale, tramite complessi rulli) per poi applicarla alle pareti. L’invenzione è stata attribuita all’incisore su legno Jean Papillon il Giovane.
È nell’Ottocento però che essa si afferma in maniera definitiva, grazie alla produzione industriale. Da allora diversi furono gli stili artistici che la influenzarono, come ad esempio il Chippendale (dal nome del mobiliere londinese) che assimilava con squisito gusto la tradizione inglese con motivi francesi Reggenza e Luigi XV, motivi cinesi, motivi gotici. Un ruolo fondamentale nelle arti figurative, l’architettura e le arti applicate lo ebbe poi totalmente lo stile Liberty (o il francese Art Nouveau), con le caratteristiche forme organiche, le linee curve, gli ornamenti prediligevano uno stile botanico, o immagini orientali (soprattutto di stampe giapponesi) con forme altrettanto curvilinee, superfici illustrate, vuoti contrastanti.
Nel corso degli anni la carta da parati è stata oggetto di mode che seguono le correnti artistiche e culturali del periodo, proprio come l’abbigliamento. E’ particolare come a tal proposito quello che si sta riscontrando, da un anno a questa parte, sia una sorta di ritorno alle origini per quanto riguarda la decorazione degli interni. Penso ad esempio a quanto illustrato da Sisse Collander e Susanna Bjorklund attraverso la loro mostra Signals, ad Habitare 2018, che ogni anno si occupa di indagare i prossimi trend in fatto di interior design e home decor. Le due curatrici hanno affermato che ci si sta muovendo verso un periodo di rinascita, in cui l’abitazione verrà caratterizzata da colorazioni anche dai toni vibranti. In questa rinascita si vedranno abbinati motivi floreali con motivi geometrici e dai richiami orientali, mentre le palette colore saranno sui toni chiari e luminosi in cui il color pesca e arancio si mixano con il menta e il turchese scuro. Una rinascita che sembra proprio rifarsi allo stile botanico del periodo Liberty, di cui vi ho parlato poco sopra.
I motivi floreali e vegetali dello stile botanico ricreano negli ambienti domestici un effetto rilassante da oasi verde di benessere. Questa tipologia di pattern/mood lo troviamo ora applicato a tappeti, tessili di vario tipo, oggettistica per la casa e ovviamente proprio alle carte da parati di colore verde!
A ben vedere lo stile botanico, proposto attraverso le carte da parati, può permettere di dare vita ad una grande varietà di ambienti: tropicali, esotici, sensuali, allegri, stimolanti o calmanti, a volte persino astratti.
Tips
Le carte da parati in stile botanico possono ben accostarsi a vari tipi di stili d’arredo, prestando attenzione a modularne ad hoc il pattern floreale o vegetale.
Ad esempio, un look shabby chic potrà essere ottenuto selezionando un pattern più minuto, accostandolo ad arredi dal classico aspetto vissuto.
Un mood bohemian vedrà la selezione di pattern dalle colorazioni decise, come sfondo di arredi in legno scuro e magari di seconda mano.
Un mood nordico lo si otterrà selezionando un pattern botanico dei tratti minimali e dalle nuance pastello, ideale per arredi chiari (in legno o bianchi) dal design vintage o contemporaneo.
Lo stile botanico interpreta gli ambienti contemporanei ed eleganti invece se selezionerete un pattern vegetale dai dettagli metallici e lucidi (dorati, argentati o bronzati).
O ancora si può richiamare il fascino zen di ambientazioni orientali attraverso pattern che presentino decorazioni floreali minute.
Le immagini di queste bellissime carte da parati sono state prese dal sito Carte da parati anni 70 che ne offre un’ampia selezione. Carte da parati anni 70, oltre ad un comodo servizio di consulenza, è in grado di soddisfare ogni tipo di gusto ed esigenza. Dateci un occhio!