Quando Calligaris mi ha contattata per chiedermi di aderire alla loro iniziativa #styleyourcity ho deciso di aderirvi con grande entusiasmo!
Perchè?!
Perchè l’ho trovata un’ottima opportunità per parlarvi della mia città, Padova, attraverso i loro prodotti, le celebri e splendide sedie di design Calligaris, un bel mix tra storia e design come piace a me.
La “sfida” lanciatami da Calligaris era di mostrare l’iconicità dello stile delle loro pregiate sedute in ambienti cult della mia città come monumenti e panorami tipici.
Sfida accettata!
Così ho scelto due modelli di sedie che, tra le numerose proposte sul portale Calligaris, rispecchiassero quel mood tra industrial e nordico che ultimamente è particolarmente nelle mie corde. Il secondo passaggio è stato poi configurarle direttamente sul portale aziendale nel colore e nel tessuto-pelle che ho ritenuto essere più in linea con lo stile che volevo adottare. La scelta è ricaduta su un bianco e nero, due colori passepartout ideali per ogni ambientazione ma che, se modulati con specifiche tipologie di materiali, possono risultare più soft o dal carattere più deciso. E così è stato!
La mia scelta si è quindi rivolta sulla tipologia Claire per entrambe le sedute, mentre la mia combinazione tra forme e materiali ideale è stata la seguente:
- Claire M, CS/1483-LH, struttura metallo nero opaco, seduta pelle nero;
- Claire, CS/1443-LH, struttura frassino natural, seduta pelle bianco ottico.
Per quanto riguarda invece Padova, città ricca di tradizioni e di storia, forse non tutti sanno che un detto famoso la identifica come “la città dei tre senza“.
Si dice infatti che qui ci sia “un Santo senza nome, un prato senza erba e un caffè senza porte”.
Scopriamoli assieme!
Un Santo senza nome
Moltissimi pellegrini da tutto il mondo giungono qui ogni giorno (tanto da vedermi costretta a realizzare i miei scatti la notte!..chi mi segue su Snapchat sa già….ah, a proposito lì mi trovate come maisonlab) per poter toccare le reliquie conservate all’interno della Basilica. E’ tra i santuari più venerati del mondo cristiano (si dice essere tra le più grandi chiese al mondo) ma per tutti i padovani è semplicemente “il Santo”, senza specificare che si tratta di Sant’Antonio.
Un prato senza erba
Prato della Valle è una tra le più grandi piazze europee (seconda solo alla Piazza Rossa di Mosca), attualmente è un luogo molto amato dai cittadini e dai turisti. Vivacemente vissuta durante le giornate di mercato e gli eventi è spesso utilizzata come meta di ritrovo durante le afose serate estive. In epoca romana destinata a funzioni militari, la piazza è stata per anni zona paludosa fino a che, dopo un intervento di bonifica, è stata restituita alla città che ne ha fatto sede di mercati, corse di cavalli e feste. La piazza è caratterizzata da un’isola ellittica centrale, chiamata isola Memmia all’interno e attorno la quale è presente esclusivamente il manto erboso (da qui ne deriva il detto di “prato senza erba”). A fare da cornice all’isola sono presenti 78 statue che rappresentano personaggi che hanno dato lustro alla città, come Galileo Galilei ed Antenore, che secondo la leggenda è il fondatore di Padova.
Un caffè senza porte
Lo storico Caffè Pedrocchi, progettato dall’ingegnare architetto Giuseppe Jappelli, originariamente (dal 1916) era aperto giorno e notte per offrire un ristoro in qualsiasi orario, da qui ne deriva il nome di “caffè senza porte“.
Per oltre un secolo è stato un prestigioso punto d’incontro frequentato da intellettuali, studenti, accademici e uomini politici. L’8 febbraio 1848, il ferimento al suo interno di uno studente universitario (tuttora una parete conserva il foro di un proiettile sparato dai soldati austro-ungarici) diede il via ad alcuni dei moti caratterizzanti il Risorgimento italiano e che sono ancora oggi ricordati nell’inno ufficiale universitario.
Il piano terra è ripartito da tre sale principali le cui denominazioni (la Sala Bianca, la Sala Rossa e la Sala Verde) derivano dalle rispettive colorazioni delle tappezzerie realizzate dopo l’Unità d’Italia nel 1861. Una piccola chicca riguarda la sala Verde che è per tradizione destinata a chi vuole accomodarsi e leggere i quotidiani senza obbligo di consumare ed è stata pertanto ritrovo preferito degli studenti squattrinati, si fa così risalire a questa consuetudine il modo di dire essere al verde.
Il caffè è anche famoso per le quattro statue raffiguranti dei leoni e presenti all’esterno della struttura, non c’è padovano (o turista) che da piccolo non li abbia “cavalcati” almeno una volta!
#styleyourcity è un’iniziativa che oltre a me per tre mesi vedrà coinvolti altri blogger del mondo del design, non solo italiani, ma anche francesi e inglesi. Non so voi ma io sono curiosissima di scoprire anche tutte le altre location coinvolte in questa iniziativa e come i miei colleghi hanno saputo cogliere ed interpretare un connubio così entusiasmante!
Come fare?! Seguire l’hashtag innanzitutto ma anche la social wall che trovate cliccando qui.