Quelle viste a Cersaie 2017 sono decisamente ambientazioni in cui è il lusso il protagonista.
Già l’avevamo notato a Masion & Objet dove il mood in fatto di arredamento e home decor metteva in scena materiali preziosi per atmosfere anni ’50 – ’60. Le atmosfere viste a Cersaie 2017 esprimono un’ulteriore evoluzione che pian piano muove i suoi passi in scenari sfarzosi e sperimentali più tipici degli anni ’80 (d’altra parte lo si vede anche nella moda e nel cinema).
Ma quali sono i trend visti a Cersaie 2017? Scopriamoli assieme:
Il ritorno dei piccoli formati
Il grande formato sempre estremamente protagonista, tanto da raggiungere dimensioni davvero considerevoli (ideali per progetti on demand), viene ora affiancato da tagli più contenuti. Questo permette una maggiore versatilità negli schemi di posa, in cui grande e piccolo formato vanno ad interpretare pavimentazioni e rivestimenti miscelandone le collezioni.
Il ritorno delle piastrelle
Sì esatto, le piastrelle quelle piccolo formato, tendenzialmente lucide e monocolore che hanno invaso i bagni di appartamenti ed abitazioni dagli anni ’80 in poi. Questo è forse l’unico punto che mi lascia un po’ dubbiosa, ma sono allo stesso tempo incuriosita nel vedere come questo aspetto si potrà evolvere.
Superfici lucide
Siano esse effetto marmo o appunto piastrelle monocolore, la caratteristica ricorrente è la lucidità come resa ideale per esaltare qualità estetiche preziose delle superfici.
I pavimenti come una volta
Date per assodate le esagone e le cementine, ancora ben presenti tra le proposte del Cersaie 2017, ritroviamo la palladiana e il battuto veneziano che propongono un’interpretazione della materia frammentata. Questo ritorno è tra quelli che ho maggiormente apprezzato!
Frammenti di materia
Pattern di materia che si scompone e che diventa quasi impalpabile come nel battuto veneziano, oppure estremizzato come nell’extra formato della texture effetto marmo. Frammenti di materia che vanno a coinvolgere anche le geometrie dei formati e di posa. Infatti se negli ultimi anni l’esagona ha fatto breccia nei nostri cuori, ora viene strecciata aprendo così un nuovo e più fantasioso scenario negli incastri di posa. Allo stesso tempo i pattern geometrici, solitamente a tre colori (ad esempio bianco, grigio, nero), vengono reinterpretati acquisendo geometrie irregolari ed innovative.
Ceramica da parati
Gli effetti tridimensionali vengono affinati proponendo geometrie prospettiche, non necessariamente a rilievo. A rilievo sono invece decorazioni delicate che si rifanno a disegni déco, a pizzo o a mosaico rendendo vibrante l’effetto scenico a parete. Esposte anche texture che riescono a trasmettere la grana calda di filati di lana, di veri e propri tessuti o addirittura il cuoio. Una matericità che, grazie alle prestazioni tecnologiche del gres, permette ad un effetto tessuto di entrare in ambienti in cui qualche accortezza in più è necessaria, come ad esempio il bagno.
Oppure ancora differenti pattern che vanno a formare una superficie colorabile con la funzione antistress dell’art therapy.
Ceramica con una storia
Superfici dai colori cerati o che raccontato di un vissuto, dell’usura del tempo. Così effetti marmo o seminati veneziani presentano crepe, segni, graffi; l’effetto cemento proposto rasato viene estremizzato nella versione a cassaforma in cui sono visibili i segni della ruggine dei tondini metallici. Questi dettagli sono quasi in contrasto con la perfezione apparente delle collezioni estremamente lucide.
Riconfermati i grandi classici
Riconfermati il marmo (che ha dominato l’intera esposizione), il bianco e nero e i colori cerosi.