Non è cosa da tutti i giorni avere l’occasione di scoprire come nasce il gres porcellanato, come viene prodotto. Non è da tutti i giorni aver la possibilità di entrare in un’azienda vera eccellenza nel suo settore e toccare con mano come il design, la decorazione e l’architettura trovino la giusta dimensione per fondersi e dare origine a spazi meravigliosi.
Qualche settimana fa infatti con le mie colleghe WEBLOGers abbiamo avuto modo di visitare la realtà aziendale di Marazzi, dalla produzione alla vendita. Esperienza che sia da blogger che da progettista è stata davvero arricchente di nozioni tecniche ma anche stilistiche. Dalla possenza di macchinari capaci di portare la materia a condizioni estreme, ma sempre più affinate, per raggiungere risultati elevati e all’avanguardia; a dove la materia finita può essere ammirata, toccata con mano ed inserita nei più svariati progetti.
Lo showroom Marazzi di Sassuolo è un unico grande spazio in cui il design incontra la decorazione e va a disegnare lo spazio, dove il design incontra l’architettura. Inaugurato nel 2015, in occasione degli ottant’anni dell’azienda, lo showroom Marazzi di Sassuolo è espressione di punti di forza, come ricerca e sperimentazione, che hanno permesso al marchio di anticipare i cambiamenti facendosi voce delle evoluzioni dell’abitare, dell’architettura e del design. Lo showroom Marazzi di Sassuolo è parte dell’importante ed ampia ristrutturazione che ha coinvolto la storica sede, fondata nel 1935 in un’area che sarebbe diventata il polo all’avanguardia a livello internazionale nella creazione di piastrelle di ceramica di pregio.
Sviluppandosi sul tema del “Guardare oltre”, accoglie i visitatori attraverso le quattro grandi torri materiche di 6 m di altezza rivestite in ceramica, punto focale dello showroom. I quattro monoliti rappresentano i quattro materiali cardine reinterpretati in molde delle collezioni Marazzi: marmo, pietra, legno e cemento.
Lo showroom si sviluppa in varie ambientazioni, permettendo al visitatore di sperimentare e toccare con mano linguaggi trasversali del costruire che vanno dall’architettura, al contract fino alle grandi opere o alla scala ridotta del residenziale. Marazzi è stata la prima azienda ad avvertire la necessità di qualificare la piastrella di ceramica come elemento di arredo e di architettura, affidandone la direzione creativa a grandi nomi del design. Così è nell’area bar si ripercorrono le origini del brand ammirando i pezzi iconici della sua produzione come il rivestimento “Canne d’organo” di Nino Caruso, una delle prime ricerche sulla tridimensionalità datata 1970, la 4 volte curva (1969) design Gio Ponti Alberto Rosselli, entrata nella storia del design col nome di Triennale, fino alla nuovissima proposta Gran Carpet, piccoli pixel stampati su lastre di grande formato, di Antonio Citterio Patricia Viel.
Qui il design incontra la decorazione e va a disegnare lo spazio, qui il design incontra l’architettura. L’area archilab infatti è totalmente dedicato ai progettisti in cui possono sperimentare con gli elementi dell’architettura. Qui designer ed architetti possono toccare con mano i colori, le superfici ed i materiali di tutte le collezioni al fine di trovare la soluzione ideale per comporre il proprio progetto.
Ambientazioni ispirazionali danno la possibilità di apprezzare la continuità dei materiali tra interni ed esterni, ma anche la funzionalità tecnica ed estetica di facciate ventilate, vari tipi di pavimentazioni e pose tra cui quelle sopraelevate.
Il piano terra dello showroom è quindi dedicato all’architettura, alle grandi opere e al contract. Salendo al primo l’attenzione si focalizza invece sul residenziale attraverso corner ispirazionali che riproducono gli spazi dell’abitare. In questo piano il visitatore meno avvezzo alla pratica progettuale può facilmente cogliere ispirazione per la realizzazione dei propri spazi.
Ph. Davide Buscaglia