Quest’anno come sapete il collettivo WEBLOG si è sparpagliato nei vari distretti del design per permettere un racconto della settimana del design di Milano più completa. Il mio ambito è stato quindi quello del Salone del Mobile ma il venerdì ho avuto modo anche io di perlustrare qualche indirizzo del Fuorisalone 2017, poca cosa per la verità ma che credo abbia colpito comunque nel segno.

Il primo senza dubbio è stato VENTURA CENTRALE

Ventura Centrale da quest’anno si unisce al distretto Ventura – Lambrate, con la magia di un ambiente abbandonato quale quellodei magazzini della Stazione Centrale di Milano in cui è stata ambientata. Questi magazzini sono stati chiusi per trent’anni e sono stati utilizzati come laboratori, studi e depositi. Tra gli espositori a Ventura Centrale troviamo: Lee Broom, MAARTEN BAAS di Lensvelt, Salviati in collaborazione con Luca Nichetto e Ben Gorham e Baars & Bloemhoff.

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MAARTEN BAAS, in collaborazione con Lensvelt, presenta il suo ultimo lavoro creando un’installazione intitolata: May I Have Your Attention Please? BAAS per gli scenari delle sue installazioni è solito usare luoghi insoliti nella città di Milano. Nel cuore del magazzino, BAAS di Lensvelt mostra un’installazione di megafoni metallici che emettono una cacofonia di voci sussurrate.

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Lee Broom e la sua Time machine.

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MM LAMPADARI, NASON MORETTI, SCAPIN, MATTEO ZORZENONI

Attraverso composizioni di micro “Sets”, la mostra presenta gli ultimi progetti in luce, accessori e elementi in vetro soffiato disegnati da Matteo Zorzenoni in collaborazione con MM Lampadari, Nason Moretti e Scapin.

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Pyrae

Salviati è una delle più prestigiose fornaci di vetro artistico del mondo. Fondata a Venezia dall’avvocato vicentino Antonio Salviati nel 1859, da oltre centocinquanta anni realizza progetti e prodotti di altissima qualità e raffinatezza, tutt’ora apprezzati e celebrati a livello internazionale.
Salviati partecipa alla Milano Design Week con un importante progetto in equilibrio tra tradizione e contemporaneità che, grazie alla collaborazione con Luca Nichetto e Ben Gorham, si sviluppa in un’installazione di altissima fattura e grande innovazione.
Decode/Recode sintetizza il nuovo corso di progetti intrapreso dall’azienda: la decodificazione delle idee del progettista che vengono ricodificate in un prodotto di vetro, la decifrazione di tecniche secolari che vengono riproposte con un’estetica contemporanea; la scomposizione degli oggetti in moduli che possono essere ricomposti e assemblati con diverse configurazioni.
Salviati interpreta il progetto spingendosi oltre i limiti della consueta lavorazione del vetro, sfruttando a fondo un savoir-fare e un approccio unici. Prende così vita un’installazione luminosa nata dalla sorprendente collaborazione tra due creativi dall’esperienza diversa e un’azienda che gode di altissimo prestigio nell’ambito del vetro. Composta da due parti differenti nominate Pyrae e Strata, l’installazione Decode/Recode occupa due grandi
hangar nel nuovo distretto di Ventura Centrale. Pyrae, parola latina che illustra il concetto dell’impilabilità, vuole rappresentare un’indagine sui moduli sovrapponibili. 53 oggetti luminosi, riconducibili alla figura del corpoumano e ottenuti dall’assemblaggio di 102 moduli dalleforme, colori e lavorazioni differenti, permettono di creare oltre 10.000 composizioni originali, ognuna diversa dall’altra.
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Strata

La sala dedicata a Strata, latino per “stratificazione”, esplora il tema della modularità declinata consovrapposizioni e interazioni tra i vari elementi di colori e forme diverse. L’estetica dei vetri richiama le pagine di un libro. Ogni modulo, accostato ad altri, si presta a creare strutture personalizzabili per dimensione, direzione, colore.